giovedì 11 marzo 2010

Rsu Fim: sciopero CGIL e collegato lavoro


RSU FIM-Caterpillar su sciopero CGIL e su Riforma Processo del Lavoro

La RSU FIM-Caterpillar intende fare un po di chiarezza in merito ad alcune questioni che, in questa settimana, se da un lato stanno alimentando una sana discussione in azienda, dall'altra rischiano di lasciare una disinformazione pericolosa, deleteria e che presta il fianco a facili strumentalizzazioni.

Prima questione, sciopero CGIL di venerdì 12 marzo:

  • in merito allo sciopero di venerdì cm la RSU FIM intende precisare che, proprio sui temi per cui venerdì sciopera la CGIL (Contrastare la crisi, Fisco ed immigrazione) la Cisl e la FIM hanno già fatto una manifestazione il 27 febbraio scorso.

Seconda questione, Riforma del Processo del Lavoro:

  • in merito al Disegno di Legge 1167 B che, a nostro avviso, per alcuni aspetti contiene delle normative tali da poter mettere in difficoltà l'impianto dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, la FIM-CISL ritiene opportuno tentare, nei 12 mesi pre-attuativi della legge stessa, mettere in piedi tutte le iniziative possibili, partendo dalla contrattazione, atte a rendere il provvedimento il linea con i reali bisogni dei lavoratori ed allontanando, da una possibile mobilitazione sull'argomento, ogni ingerenza politica, tipica di periodi pre-elettorali come questi.

Terza questione, libertà individuali:

  • La RSU-FIM ritiene ogni singolo dipendente, iscritto e non, libero di decidere le proprie posizioni, nonché azioni, riguardo a scioperi e manifestazioni indette, legittimamente, da altre Organizzazioni Sindacali. Questo modo di pensare e di agire appartiene da sempre alla nostra cultura, libera e pluralista nelle idee e nei fatti, a dimostrazione del rispetto per la Dignità di scelta e di azione di ogni singolo Lavoratore, iscritto e non.

Quarta questione, Unità d'Azione:

  • la RSU-FIM auspica inoltre che, quanto prima, si riesca a raggiungere un Unità d'Azione da parte di tutto il mondo sindacale a partire dalla delicata, quanto urgente, partita del Fisco, puntando ad una seria politica di riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente.


Jesi, lì 11/03/10

FIM-CISL Caterpillar

domenica 7 marzo 2010

Festa della Donna: Le Origini


8 MARZO, FESTA DELLA DONNA


"Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia.

Questo triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente successivi ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica.

Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, che vedevano come protagonistele rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto.

Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa ,le associazioni di donne organizzano manifestazioni e convegni sull'argomento, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla condizione della donna, ma è attesa anche dai fiorai che in quel giorno vendono una grande quantità di mazzettini di mimose, divenute il simbolo di questa giornata, a prezzi esorbitanti, e dai ristoratori che vedranno i loro locali affollati, magari non sanno cosa è accaduto l'8 marzo del 1908, ma sanno benissimo che il loro volume di affari trarrà innegabile vantaggio dai festeggiamenti della ricorrenza." da italiadonna.it

Vada come vada, a noi piace ricordare l'importanza della Donna come perno cruciale nella società ed in particolare nel mondo del lavoro.

Auguri a tutte le Donne dalla Fim-Cisl Caterpillar


sabato 6 marzo 2010

Riforme:Attenzione ai Diritti!




RIFORMA DEL PROCESSO E DELLE CONTROVERSIE DI LAVORO

ATTENZIONE AI DIRITTI!

Il disegno di legge delega 1167 B, il cosiddetto “collegato al lavoro” approvato dal Parlamento contiene diverse norme in materia di lavoro tra le quali quelle inerenti la riforma del processo e delle controversie di lavoro.

In questo caso si introduce rispetto al percorso giudiziario che rimane comunque disponibile, un canale parallelo, ossia quello della conciliazione e dell’arbitrato.

Nel nostro ordinamento la conciliazione e l’arbitrato sono strumenti di tutela che già esistono (favorendo il non appesantimento del numero e dei tempi delle cause di lavoro) e che sono attivati dai lavoratori in base al tipo di controversia in essere sapendo che in modo particolare rispetto al licenziamento è più adeguato ricorrere al giudice.

Detto questo siamo contrari all’introduzione della clausola compromissoria inserita nel contratto di assunzione, ossia al fatto che il datore di lavora possa indurre il lavoratore all’atto dell’assunzione a rinunciare al percorso giudiziale, in cambio della via arbitrale in base a considerazioni di “equità” qualora si verifichino delle controversie di lavoro.

Tutto ciò fa si che il lavoratore sarà costretto a scegliere tra il posto di lavoro oppure minori tutele.

Si riconosce un ruolo alla contrattazione collettiva che può provvedere entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge la regolazione dell’arbitrato, ma in mancanza il Governo interviene unilateralmente con proprio provvedimento.

L’invadenza del Governo nell’affrontare i temi del lavoro e la sua volontà di non ascoltare le modifiche richieste da parte del sindacato al disegno di legge, sono la dimostrazione di come venga considerato residuale il confronto con le parti sociali.

Non possiamo permettere che il sistema di tutele costruito con tanti sacrifici dal movimento sindacale possa venire penalizzato da norme che mirano a svuotare il sistema delle tutele e dei diritti.

Ancona, lì 06/03/10 FIM-CISL MARCHE