venerdì 24 settembre 2010

CAT Jesi: sull'Integrativo, avanti a piccoli passi.


Caterpillar Jesi: sull'Integrativo si procede con la politica dei piccoli passi, previsti nuovi incontri in ottobre.


Siamo ormai a quasi 10 mesi dalla scadenza naturale della proroga che prolungava il contratto Integrativo in Caterpillar Jesi fino alla fine del 2009 ma, ad oggi e nonostante i diversi incontri tra le parti, non siamo ancora arrivati a definire dei percorsi utili ad una possibile conclusione della vertenza.

Le difficoltà sono diverse, così quante sono le distanze tra alcune richieste della nostra piattaforma rivendicativa e quelle della Direzione Aziendale.

Su tutto ovviamente spiccano i due argomenti principi di ogni trattativa, "Orario di lavoro" e "Salario", tanto per cambiare.

Sull'Orario di lavoro c'è ben poco da dire. Ad oggi l'esigenza dell'Azienda rimane (come per lo scorso Integrativo) l'aggancio dei turni, situazione questa che non si sposa con la nostra richiesta di tre turni da 8 ore (in realtà 7,5) con mensa in coda, mentre per la Direzione resta ancora valida la possibilità di coniugare il tutto con un turno notturno di 9 ore dal lunedì al giovedì (36 ore settimanali). Altro argomento delicato restano le pause intermedie, crediamo difatti che, con l'implementazione definitiva delle linee produttive, ci sia la necessità di più pause intermedie durante il turno (pensavamo a 2 pause da 15 minuti). Anche qui c'è ancora distanza con le risposte dell'Azienda.

Sul salario saranno decisivi i prossimi incontri per capire definitivamente quali siano le possibili aperture della Direzione alle richieste dei lavoratori. Ad oggi non c'è stata nessuna apertura su un possibile aumento del Premio Feriale (quello di Luglio). Sul Premio Variabile invece c'è ancora troppa distanza sulle modalità con cui gli indicatori dei singoli parametri vengono rivisti di anno in anno, per noi resta fondamentale una reale condivisione all'inizio di ogni anno. I premi non raggiunti non possono vedere i propri parametri aumentati.

Qualche novità positiva:
  • possibile erogazione del Premio Feriale anche per gli Interinali ovviamente per i mesi di permanenza in Caterpillar (in dodicesimi da Agosto-Luglio);
  • definizione di percorsi precisi pre-assunzione e di un bacino di riferimento per i lavoratori atipici;
  • possibile ampliamento del piano per accertamenti sanitari tesi alla prevenzione di malattie professionali;
  • possibilità di entrare nel merito delle fasce di inquadramento e definizione di mansionari specifici per lavorazioni;
  • ad oggi il premio variabile passerebbe dall'attuale massimo annuale di 1620 a 2040 (fermo restando il massimo di ogni indicatore ed il minimo di assenteismo).
  • possibilità di 2 giorni di permessi retribuiti aziendali per la nascita di un figlio.
Queste sono le novità (poche) fino all'ultimo incontro di ieri in Confindustria Ancona tra RSU, Segreterie ed Azienda.
Prossimi incontri previsti per il 19 ed il 20 ottobre, rispettivamente alle 9,00 ed alle 15,00.

La RSU Fim, insieme alla Segreteria territoriale, ritiene i due incontri di ottobre un importante verifica per capire se si prospettano le condizioni per una chiusurà entro fine anno. Dopo gli incontri riteniamo auspicabile, in mancanza di nuovi sviluppi, sentire i lavoratori in apposite assemblee.

24 settembre 2010
RSU FIM Caterpillar


mercoledì 22 settembre 2010

martedì 21 settembre 2010

InformaContratto


InformaContratto
Fim Cisl nazionale Corso Trieste 36 - 00198 Roma www.fim.cisl.it


CCNL Federmeccanica: nuova riunione tra Federmeccanica e le Segreterie Nazionali di FIM e UILM

Oggi si è svolta a Roma, nella sede di Confindustria, una nuova riunione tra la Federmeccanica Nazionale e le Segreterie Nazionali di FIM CISL e UILM UIL.


Nel corso della riunione si è discusso di disciplina della contrattazione di secondo livello in particolare relativamente alla definizione di norme del CCNL che consentano alla contrattazione di secondo livello di modificarne istituti economici o normativi così come previsto dagli accordi interconfederali del 15 aprile 2009 e del 22 gennaio 2009.


Avendo convenuto sulla opportunità di consentire alla contrattazione aziendale di realizzare tali accordi in relazione a situazioni particolari di crisi aziendale o di sviluppo occupazionale, nel corso della riunione il confronto si è sviluppato sui seguenti temi:

  • valorizzazione della contrattazione di secondo livello

  • procedure di stipula degli accordi

  • validazione ed approvazione da parte delle parti stipulanti il CCNL

  • casistiche

  • ambiti delle modifiche

  • opportunità di realizzare una fase sperimentale da monitorare e verificare nei suoi effetti.


Nella giornata di domani proseguiranno gli approfondimenti in una riunione di tipo tecnico sulla medesima materia e sulle procedure di conciliazione ed arbitrato; per il 29 settembre alle ore 11 presso Confindustria è invece prevista una nuova sessione negoziale sui temi discussi oggi che potrebbe essere conclusiva .


Roma, 21 settembre 2010

sabato 18 settembre 2010

20 Ottobre: 1° giornata della comunicazione

Manifestazione 9 ottobre: Volantone


CISL: 9 ottobre Manifestazione Nazionale

Segreteria Nazionale: Lettera alle lavoratrici e ai lavoratori Metalmeccanici


Lettera alle lavoratrici e ai lavoratori Metalmeccanici


Care lavoratrici, cari lavoratori, vi scriviamo per spiegare in modo più diretto le ragioni che hanno convinto la Fim Cisl a sottoscrivere l’accordo Fiat di Pomigliano e a negoziare con Federmeccanica le clausole che potranno permettere alla contrattazione aziendale e territoriale le deroghe al Ccnl, finalizzate alla difesa e alla salvaguardia dei posti di lavoro. Dobbiamo intanto sgombrare il campo dalle cose non vere che sono state dette e che stampa e telegiornali hanno purtroppo diffuso e amplificato.
L’ accordo per Pomigliano Nell’accordo non c’è alcuna violazione dei diritti dei lavoratori e tantomeno violazione del diritto di sciopero: anche nella normativa sulla malattia non c’è rischio di licenziamento. E’ vero invece che l’accordo prevede una turnistica più impegnativa, maggior flessibilità e impegni per ridurre le forme anomale di assenteismo. Se le percentuali di assenze toccano punte tra il 20 e il 30% in occasione degli scioperi e manifestazioni elettorali o sportive questo comportamento danneggia tutti i lavoratori e rappresenta una forma anomala di assenteismo che non c’entra niente con la doverosa tutela di chi è malato. Sono previste nuove regole nei rapporti tra sindacato e aziende che prevedono possibili sanzioni per i sindacati che non rispettano gli impegni presi: un sindacato serio e che firma accordi non ha paura di rispettarli.
Le deroghe al Contratto Nazionale Le deroghe al Ccnl sono uno strumento straordinario e saranno rese possibili solo per situazioni straordinarie: aziende in crisi o rischio chiusura nelle quali occorra difendere l’occupazione o importanti programmi di investimento che generano nuova occupazione sono le situazioni nelle quali si potranno definire deroghe. Le deroghe dovranno essere negoziate e definite a livello territoriale, sulla base di specifiche situazioni aziendali con il coinvolgimento delle Rsu interessate; inoltre gli accordi, per essere validi, dovranno essere successivamente verificati e autorizzati da una apposita Commissione Paritetica Nazionale .Non c’è quindi nessuna generalizzazione delle deroghe e nessun diritto dei lavoratori verrà messo in discussione. Il ruolo di garanzia della Commissione Nazionale eviterà il rischio di eccessive diversità a livello territoriale.
I compiti del sindacato Sarebbe stato anche per la Fim Cisl più facile non fare l’accordo di Pomigliano e non discutere con Federmeccanica di deroghe al Ccnl. Avremmo potuto sottrarci anche noi, al ruolo autentico del Sindacato che è quello di chi assume la responsabilità di fare trattative e accordi, nello specifico con Fiat e Federmeccanica. Sarebbe stato forse più facile, ma di sicuro non sarebbe stata la cosa più seria e giusta! Ci siamo comportati come fanno unitariamente i sindacati delle altre categorie di Cgil, Cisl e Uil e i più importanti sindacati metalmeccanici europei, che come noi sanno che quando manca il lavoro e le prospettive di ripresa sono incerte, l’unica e vera priorità per i sindacati è il lavoro da difendere e da creare. Perché senza il lavoro non ci sono né diritti né retribuzioni e neanche il sindacato. E quando le aziende vanno male si rischia il lavoro ed è difficile riuscire ad aumentare le retribuzioni. La situazione è difficile per tutti, per i lavoratori e anche per il sindacato metalmeccanico.
Non ci sono ricette facili o soluzioni semplici da proporre. Di sicuro però, non è con gli slogan e con la demagogia che potremo rilanciare l’industria e l’occupazione del settore e tutelare gli interessi dei lavoratori. Occorre al contrario che il sindacato stia sui tavoli delle trattative e faccia del proprio meglio per creare condizioni più favorevoli alla ripresa del lavoro, senza comprimere diritti ma, al contrario, rivendicando una redistribuzione più equa dei risultati dell’impegno dei lavoratori,e nuovi rapporti sindacali più stabili e regolati, con meno conflitto e più partecipazione dei lavoratori e del sindacato alle scelte e alla gestione delle attività nell’azienda.
Richieste alla politica La crisi ha evidenziato anche gravi responsabilità del Governo, che ha fatto poco o nulla per sostenere la ripresa economica e il nostro sistema industriale; su questo tema, siamo impegnati con la Cisl e con la Uil a rivendicare politiche di sostegno all’industria e al lavoro e la riduzione della tassazione sul lavoro, sulle retribuzioni., sugli investimenti. Il giorno 9 ottobre a Roma faremo, come Cisl insieme alla Uil, una grande manifestazione nazionale per chiedere meno tasse e più lavoro ed una vera lotta all’evasione fiscale.
Responsabilità, democrazia, rappresentanza Con la Fiat abbiamo negoziato, come sempre facciamo con tutte le aziende; le responsabilità che ci siamo assunti sono unicamente rivolte a sostenere e dare forza al Progetto Fabbrica Italia a cui è legato il futuro della Fiat in Italia e l’occupazione del settore. Il consenso raccolto tra i lavoratori sull’accordo di Pomigliano è il miglior testimone dell’apprezzamento del lavoro fatto con l’accordo. Avremmo senz’altro preferito fare tutto questo unitariamente. Ci abbiamo provato e insistito, nel rinnovo del Ccnl 2009 e nell’accordo di Pomigliano. Non ci siamo riusciti e siamo consapevoli che questo è un problema per tutti. Perché sappiamo bene che un sindacato diviso è più debole. Lo sarebbe ancora di più se tutti insieme venissimo messi ai margini delle aziende e nell’industria metalmeccanica, per effetto della mancata assunzione di responsabilità verso le nuove sfide della competizione industriale, che non potranno essere affrontate e vinte senza positive e più mature relazioni sindacali. Stiamo facendo del nostro meglio per dare forza e prospettive al sindacato metalmeccanico e per difendere gli interessi dei lavoratori. Non siamo rassegnati a fare da soli e l’impegno per ricostruire migliori rapporti unitari da parte nostra non verrà mai meno.
Se condividi i contenuti di questa lettera, sostieni nella tua azienda la Fim Cisl che fa solo sindacato, dice parole di verità ai lavoratori e non va alla ricerca di comodi applausi, e sa assumersi le responsabilità e fare accordi nell’unico interesse che conta davvero per un sindacato: quello delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici.

LA SEGRETERIA NAZIONALE DELLA FIM-CISL
Roma, 17 settembre 2010

mercoledì 1 settembre 2010

RSU Caterpillar: comunicato 1 settembre 2010

Comunicato RSU

Oggetto: ORARIO DI LAVORO

La RSU, al fine di evitare equivoche (volute) strumentalizzazioni, intende precisare alcuni punti in merito alla vicenda “Orario di Lavoro”, ripercorrendone gli ultimi eventi:

1) dopo l'anno di cassa integrazione, e comunque fino all'inizio delle ferie estive 2010, la quantità di volumi produttivi non ha richiesto un grande utilizzo del turno notturno, fatto salvo per il reparto vericiatura. Di consegenza, per ovvie ragioni anche di sicurezza, i pochi lavoratori di officina operavano con lo stesso orario della verniciatura evitando cosi che dalle 4,30 alle 5,00 non rimanessero in officina 2, o poco più, lavoratori tra officina e montaggio.

2) poco prima delle ferie l'azienda fa capire alla RSU che l'aumento dei carichi di lavoro porterà automaticamente ad un naturale aumento della turnazione notturna. A questo punto la RSU chiede alla Direzione (4 agosto) che orario dovranno fare i lavoratori di officina (non della verniciatura) visti i nuovi carichi.

3) rientrati dalle ferie la RSU vede i nuovi turni in bacheca (tutti i reparti con un unico orario, 9:00 – 4,30), a questo punto (27 agosto) ne chiede spiegazioni alla Direzione la quale si impegna a convocare nei giorni successivi la RSU stessa per definire i dettagli.

4) nella mattinata del 31 agosto la Direzione convoca la RSU e comunica quanto segue: tutti i reparti con un unico orario da scegliere tra le “vecchie” 8 ore su tre turni e le “innovative” 7,30 mattina e pomeriggio completate da un turno notturno di 9 ore dalle 9 alle 6 del mattino dal lunedì al giovedì, in tutti e tre i turni 2 pause di 10 minuti. La RSU ha risposto il giorno stesso con il comunicato messo in bacheca in cui riproponeva alla Direzione 2 alternative, le vecchie 8 ore e l'orario proposto in piattaforma (votato dalla maggioranza dell'assemblea dei lavoratori) 7,5 ore su tre turni, in stile Verniciatura, rivedendo le pause di 10 minuti, a nostro avviso insufficienti per un reale riposo.

Abbiamo creduto fosse giusto ripercorrere alcuni passaggi della trattativa e scriverli in modo tale che tutti potessero essere messi al corrente, nello stesso modo, di quanto accaduto.
Riteniamo scorretto da parte dell'Azienda scaricare sulla RSU le colpe di un cambio orario per gli addetti al reparto Verniciatura.
La RSU non ha mai fatto nessuna pressione sull'Azienda affinché quel reparto cambiasse l'attuale turno, ed ha evitato di intervenire anche quando l'Azienda proponeva e metteva i atto, per quel reparto pause differenziate dei lavoratori.

Riteniamo giusto che ogni parte in causa si assuma le sue responsabilità.

La Direzione ha deciso che il Reparto Verniciatura deve adeguarsi all'orario del resto dell'officina, allora lo dica chiaramente ai lavoratori e non scarichi, con false menzogne, la responsabilità sulla RSU.

Ricordiamo che l'accordo “orario” della Verniciatura scadeva a fine 2009, ciò nonostante ne RSU, ne tantomeno i lavoratori hanno mai posto obiezioni sul prosieguo dello stesso per il 2010.

Ricordiamo alla Direzione che l'Orario di Lavoro è un delicato argomento della complicata trattativa in atto per il rinnovo dell'Integrativo e forzature come queste non aiutano a rasserenare gli animi.

Chiediamo all'Azienda di interrompere ogni scelta “unilaterale” e di ricostruire dei percorsi condivisi con i rappresentanti dei lavoratori evitando di “strumentalizzare i lavoratori”.


1 settembre 2010
RSU Caterpillar