Integrativo: verso la proroga. Nessun accordo sull'orario.
Con la politica dei piccoli passi si va da un incontro all'altro senza grosse novità. La richiesta di proroga dell'Integrativo, scaduto a dicembre scorso, sembra finalmente trovare una risposta, anche se paletti e pregiudiziali di vario genere continuano a condizionarne l'esito.
Due gli scogli principali da superare, i soliti: Premio Variabile ed Orario di lavoro.
Questi due argomenti, da soli, rappresenteranno di sicuro, nella prossima piattaforma rivendicativa, i punti decisivi per sostanza e per sensibilità dei lavoratori.
Nel prossimo incontro, fissato per il 10 giugno, RSU, Azienda e Segreterie cercheranno di studiare opportune modifiche che garantiscano nuova appetibilità al Premio di Risultato 2009. Questi i presupposti per potrebbero chiudere definitivamente la partita "proroga integrativo".
L'orario di lavoro invece continua a rappresentare un terreno minato dove muoversi, con attenzione da entrambi le parti.
La RSU-FIM non pone pregiudiziali alle trattative a patto che questa sia una prerogativa per tutte le parti sedute al tavolo. Dunque se la Direzione si rende disponibile alla proroga solo a patto che essa rispetti il vecchio impianto contrattuale non può poi pretendere di cambiare l'orario, unilateralmente e con il chiaro intento di testarlo per il prossimo integrativo o, quantomeno, non può farlo senza il consenso di RSU e Lavoratori. Se invece si entra nell'ottica degli esperimenti, e dunque di un possibile cambio di orario, dietro trattativa, non vedo perché, allora, non si possa cambiare anche l'impianto salariale, ad esempio consolidando pezzi di premio variabile a quello fisso.
Tanti "se"con i quali non si fa molta strada ma senza i quali non si avrà mai la sensazione di aver provato tutte le strade possibili.
I giorni che ci separano dal prossimi incontro saranno sicuramente utili alla Direzione ed alla RSU per riflettere sulle proprie posizioni e per rendere la prossima discussione "utile" al futuro dell'Azienda e dei Lavoratori tutti.
Due gli scogli principali da superare, i soliti: Premio Variabile ed Orario di lavoro.
Questi due argomenti, da soli, rappresenteranno di sicuro, nella prossima piattaforma rivendicativa, i punti decisivi per sostanza e per sensibilità dei lavoratori.
Nel prossimo incontro, fissato per il 10 giugno, RSU, Azienda e Segreterie cercheranno di studiare opportune modifiche che garantiscano nuova appetibilità al Premio di Risultato 2009. Questi i presupposti per potrebbero chiudere definitivamente la partita "proroga integrativo".
L'orario di lavoro invece continua a rappresentare un terreno minato dove muoversi, con attenzione da entrambi le parti.
La RSU-FIM non pone pregiudiziali alle trattative a patto che questa sia una prerogativa per tutte le parti sedute al tavolo. Dunque se la Direzione si rende disponibile alla proroga solo a patto che essa rispetti il vecchio impianto contrattuale non può poi pretendere di cambiare l'orario, unilateralmente e con il chiaro intento di testarlo per il prossimo integrativo o, quantomeno, non può farlo senza il consenso di RSU e Lavoratori. Se invece si entra nell'ottica degli esperimenti, e dunque di un possibile cambio di orario, dietro trattativa, non vedo perché, allora, non si possa cambiare anche l'impianto salariale, ad esempio consolidando pezzi di premio variabile a quello fisso.
Tanti "se"con i quali non si fa molta strada ma senza i quali non si avrà mai la sensazione di aver provato tutte le strade possibili.
I giorni che ci separano dal prossimi incontro saranno sicuramente utili alla Direzione ed alla RSU per riflettere sulle proprie posizioni e per rendere la prossima discussione "utile" al futuro dell'Azienda e dei Lavoratori tutti.
RSU-FIM Caterpillar
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