Ore di tensione nello stabilimento francese di Grenoble, il direttore del personale ed altri quattro managers della Caterpillar sono difatti tenuti sotto chiave dagli operai nella sede dell'azienda.
I lavoratori francesi, che impediscono ai managers, barricati in un ufficio, di uscire, chiedono ai vertici della multinazionale americana di riaprire le trattative sulla decisione dell'azienda di licenziare 733 delle 2.500 persone che lavorano in Francia.
"Nessuna violenza o sequestro, solo pressioni per la ripresa dei negoziati sulla salvaguardia del posto di lavoro che la direzione ha interrotto". Cosi' un sindacalista ha giustificato con i media francesi l'azione dei dipendenti della Caterpillar France. Non è il primo caso del genere in Francia e, spesso, le diverse tensioni sociali si trasformano in azioni forti sfuggendo al controllo degli organizzatori stessi.
Sembra che già in giornata uno degli "ostaggi" sia stato liberato per dei problemi di salute e portato via in ambulanza (sembra senza rilasciare dichiarazioni).
La crescente tensione sociale alimentata dall'attuale crisi dei mercati rischia di lasciare cicatrici molto profonde nel mondo del lavoro nonchè negli equilibri sociali. In questo difficile quanto precario equilibrio avranno un ruolo di fondamentale importanza i rapporti tra parti sociali ed organizzazioni imprenditoriali, gli uni non alimentando le già forti tensioni buttando benzina sul fuoco, con richieste spesso politiche che poco hanno a che fare con la reale tutela dei lavoratori e gli altri non alzando in maniera egoistica ed irresponsabile l'asticella dei profitti. Solo un mirati investimenti sulla professionalità dei lavoratori, sullo svilippo tecnologico, sulla qualità dei prodotti con serie politiche imprenditoriali, legati a sagge e mirate azioni sindacali, ci permetteranno di uscire da questo delicato momento di forte crisi di mercato.
Noi della FIM siamo pronti a fare la nostra parte. Da sempre al fianco dei lavoratori.
Vi pubblico un interessante articolo firmato GB scovato nella rubrica "salvadanaio" delle pagine di economia di Virgilio.
"Un trasferimento di ricchezza globale e potere economico dall'Occidente all'Oriente senza precedenti nella storia del mondo". Non usa mezzi termini il documento di 121 pagine "Global Trends 2025 - a Transformed World", del National Intelligence Council, il centro per gli studi strategici che funge da advisor per l'amministrazione e per il capo dei servizi segreti Usa.
E' un documento ufficiale, proviene dalla stanza dei bottoni del Paese più potente del mondo ed è una sorta di sfera di cristallo in formato cartaceo che probabilmente determinerà le politiche americane nei prossimi anni.
Per gli analisti del Council non ci sono dubbi: il vecchio ordine mondiale lascerà il posto a unonuovo, multipolare, in cui gli Stati Unitiresteranno il Paese più forte - soprattutto militarmente - ma non egemone, soppiantato soprattutto economicamente da Cina, Russia, India e Brasile.
Il graduale spostamento del baricentro economico mondiale ha due ragioni: primo, la crescita dei prezzi del petrolioe delle materie primeche favorisce Russia e Stati del Golfo; secondo, il trasferimento di manifatture e servizi dall'Occidente all'Asia. In base alle proiezioni, nel 2040-2050 il cosiddetto Bric (Brasile, Russia, India e Cina) rappresenterà una quota del Pil mondiale equivalente a quella dei Paesi del G7.
Sarà soprattutto la Cina a fare passi da gigante: nel 2025 sarà la seconda economia mondiale e anche la seconda "potenza", sulla base di un indice che considera Pil, spese per la difesa, popolazione e tecnologia.
Lo sviluppo della Russia dipenderà invece dalla sua capacità di diversificare la propria economia e di investire maggiormente sul capitale umano. Troppo rischioso fare affidamento solo sui volatili prezzi del petrolio e delle materie prime.
Nella valutazione dei futuri successi delle economie emergenti c'è anche un parziale riconoscimento del "capitalismo di stato": "un sistema di gestione economica che da un ruolo preminente allo Stato" e che, ammette il rapporto, accomuna non solo Cina e Russia ma anche Sud Corea, Taiwan e Singapore.
L'Europa e il Giappone manterranno un vantaggio sulle nuove economie emergenti in quanto a ricchezza pro capite, ma dovranno inventarsi nuove soluzioni per garantirsi un'accettabile livello di crescita, dato il graduale invecchiamento della loro popolazione e conseguente riduzione della forza lavoro disponibile.
In questo senso, gli Stati Uniti costituiranno una parziale eccezione: l'immigrazione garantirà infatti forze fresche sul mercato del lavoro.
Niente di nuovo dall'Africa (soprattutto subsahariana): sarà il "continente dimenticato" anche nel 2025.>
In questi mesi di cassa integrazione risulta sempre più complicato per la RSU comunicare con le Maestranze, causa l'alternanza dei lavoratori presenti nell'unico turno, ma gli argomenti trattati nell'ultimo incontro con la Direzione, (incontro di giovedì 19 marzo), avevano necessariamente bisogno di un ulteriore approfondimento con i lavoratori stessi. Per questo motivo la RSU ha indetto per martedì 31 marzo, con inizio alle ore 10:00, un ASSEMBLEA UNICA, aperta a tutti i lavoratori, anche per quelli assenti per CIGO. Per rendere più agevole l'ingresso vi invito a portare con voi il cartellino di ingresso/uscita da usare unicamente per i tornelli.
L'assemblea, oltre ad essere informata sulle modalità di gestione del prossimo trimestre di cassa integrazione e sull'esito del Premio di Produzione Variabile del 2008, sarà chiamata a ridiscutere una possibile Piattaforma dell'integrativo (scaduto il 31 dicembre 2008). Difatti l'azienda sembra non voler considerare l'ipotesi di una proroga del vecchio accordo (così come da noi proposta).
Vista l'importanza dei temi da trattare sarà importante garantire una presenza numerosa al fine di dare una maggiore validità e solidità alle eventuali decisioni che verranno prese.
La RSU-FIM, conscia dei disagi del momento, ringrazia anticipatamente tutti coloro che, con la loro presenza, renderanno più vivaci e ricche di contenuti le prossime assemblee.
Gia' a gennaio ne aveva annunciati 22. 000 in meno
(ANSA) - ROMA, 17 MAR - Caterpillar tagliera' altri 2.454 posti di lavoro facendo salire il numero dei lavoratori licenziati quest'anno a piu' di 24.000. I nuovi licenziamenti colpiranno i dipendenti delle fabbriche Caterpillar in Georgia, Indiana e Illinois, riferisce l'agenzia Bloomberg. A gennaio il colosso Usa aveva gia' annunciato il taglio di 22.000 posti. Caterpillar prevede di segnare un passivo per il primo trimestre 2009, il primo in 16 anni, e un calo di fatturato del 22% a 40 miliardi di dollari.
Modificare il Testo Unico significa dimenticare i morti sul lavoro.
Il Testo unico sulla sicurezza (legge 123 approvata il 3 agosto 2007) ha già dato buoni frutti: riduzione del numero di morti e incidenti, più controlli e pene pesanti e fattive nei confronti dei datori di lavoro che sfruttavano lavoro nero e non facevano rispettare le norme di sicurezza. La scusa è quella del Decreto legislativo che dovrebbe correggere l’applicazione di alcune norme. E invece nelle anticipazioni dei giorni scorsi si parla di una vera demolizione del provvedimento, specie per quanto riguarda le sanzioni nei confronti delle imprese: pene e multe dimezzate, più difficile la sospensione dell’attività.
Il ministero del Welfare guidato dal ministro Sacconi nega che il governo abbia fretta e che esista un testo definito in materia. Viene messo in dubbio perfino che il provvedimento vada in Consiglio dei ministri questa settimana. L’impressione è che sia Confindustria a mettere fretta al governo, ma che il governo se la faccia mettere. Di sicuro c’è il comportamento tenuto in questi mesi dal ministro Sacconi. Da quando è entrato in carica si è ben visto dall’emanare gran parte dei provvedimenti previsti per la piena attuazione del Testo unico. In un’audizione al Senato ha dichiarato di voler «rendere cedevoli alcune disposizioni del Testo unico», di prevedere casi un cui «la collaborazione tra parti sociali può far anche soprassedere alle funzioni ispettive». La linea quindi è tracciata da tempo, ora si cerca solo il momento giusto per metterla in atto.
Nel frattempo la trattativa con le parti sociali è stata solo a parole.
Di seguito la dichiarazione di Marco Bentivogli (segretario nazionale della Fim) e Gianni Alioti (responsabile ufficio salute e sicurezza Fim Cisl)
“Non c'è dato sapere esattamente quale sarà il testo che il Ministro del Welfare porterà in Consiglio dei Ministri entro la settimana, con le disposizioni "integrative e correttive" alla L.123 del 3 agosto e i provvedimenti di attuazione del D.lgs. 81/2008”. “Se, però, fossero vere le anticipazioni riportate dai media in questi giorni, esprimiamo tutto il nostro disappunto di sindacato responsabile, aperto al dialogo e attento ai contenuti, ma non disposto ad assecondare misure che premiano - riducendo il sistema sanzionatorio - il non rispetto reiterato delle norme, da parte di una minoranza d'imprenditori senza scrupoli che fa pagare all'intera collettività un costo umano, sociale ed economico inaccettabile”. “Invece di discutere di rimodulazione degli obblighi per il datore di lavoro e di multe più leggere, preferiremmo discutere - finalmente - di rimodulazione dei premi assicurativi INAIL in base all'effettiva incidenza d'infortuni mortali e invalidanti (e delle malattie professionali) nei singoli comparti produttivi e nelle singole aziende. Sarebbe un modo serio per premiare "con soldi veri" le aziende che investono nella prevenzione - riducendo e controllando i rischi e, al contrario, penalizzare le imprese dove la salute e sicurezza sul lavoro non è tutelata”. “Dopo l'allentamento alla lotta all'evasione fiscale dare un segnale come Governo, subito recepito dall'INPS, di riduzione delle ispezioni e dei controlli alle imprese in una fase di crisi, avrebbe un effetto devastante in termini politici e culturali, abbassando ulteriormente la soglia di guardia su un aspetto in cui è in gioco sia la vita delle persone, sia il futuro del nostro sistema economico, che non può rifondarsi sul lavoro irregolare”. “La Fim-Cisl ritiene decisivo arginare questa deriva politica e culturale (stigmatizzata inoltre dal riferimento alle imprese gestite da minoranze etniche) e di saper proporre un confronto vero con le imprese e il Governo sulle risorse (rendendo disponibili i 12 miliardi di euro di avanzo di gestione dell'INAIL) da impiegare - in questa fase di crisi - per un piano straordinario d'investimenti in nuove attrezzature e tecnologie, macchinari e impianti, manutenzioni straordinarie e programmi di formazione, finalizzato al miglioramento ambientale e della sicurezza. E' su questo terreno che si può rafforzare il sistema della rappresentanza dei lavoratori e delle imprese, facendo della "bilateralità" uno spazio di partecipazione e co-decisione”. “Non comprendiamo dove, questo Governo, intraveda un eccesso di controlli, ispezioni e sanzioni, in un paese dove questi troppo spesso, anche per la scarsità di risorse impiegatevi, avvengono solo successivamente ad incidenti mortali. Credevamo che 4 morti al giorno, le migliaia di infortuni invalidanti, le malattie professionali fossero sufficienti a fare sul serio. Non disperiamo ma fino ad allora continueremo a far sentire la nostra voce e iniziativa”.
Si è svolto nel tardo pomeriggio di ieri il tanto atteso incontro tra RSU - Segreterie territoriali - Direzione aziendale.
Tre i nodi da sciogliere: gestione prossimo trimestre, rinnovo integrativo, premio variabile del 2008.
Partiamo dall'imminente futuro. I prossimi tre mesi saranno molto simili a quelli appena trascorsi con la gestione di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO). Si dovrebbe lavorare, stando alle prime stime, un turno in aprile (mese più colpito in cui però l'azienda completerà alcune operazioni di lay-out con l'innesto in fabbrica di due nuovi macchinari), due turni su maggio e due turni su giugno. In pratica ogni singolo dipendente dovrebbe lavorare circa una settimana al mese, ma tutto verrà definito, come sempre, di volta in volta. L'azienda, come per il primo trimestre, si impegna ad anticipare la paga di CIGO ed a riconoscere tutti gli istituti ai lavoratori (tredicesima, ferie, permessi ecc.). La rotazione dovrebbe essere gestita per turni, come per il primo trimestre.
Sull'integrativo la Direzione ha preferito non considerare la proposta della RSU di una possibile proroga del vecchio impianto (contratto interno scaduto il 31 dic 2008) e questo, a dire il vero, ci ha lasciati alquanto perplessi.
Le dinamiche che una trattativa intensa, come può essere quella sull'integrativo, a nostro avviso non collimano perfettamente con le vicissitudini che il contesto di crisi presuppone. Certo però che la prospettiva di avere, o almeno immaginare, un contratto di 4 anni potrebbe ridare un pò di fuducia a tutto l'ambiente rispetto alle speranze future (considerando il momento di grande incertezza che molte aziende stanno vivendo). Steremo a vedere e, come sempre, dopo le dovute assemblee, affronteremo anche questo.
Il premio del 2008, c'era da aspettarselo, rimane la vera nota dolente. Circa 370 euro ai quali va aggiunto il moltiplicatore della presenza, circa 440 euro ai più fortunati. Visto il contesto in cui esso è maturato rimane un grosso rimpianto su come sia stato valutato, da parte della Direzione, nel corso dell'anno l'indicatore del MOL, già a Luglio 2008 sapevamo di un forte calo, e non c'è stato nessun intervento in merito. Riteniamo fosse giusto abbassare quell'asticella.
Viene accolta invece la richiesta della RSU in merito ad un anticipo, sulle prossime buste paghe, del Premio Feriale (1632 euro), questo anticiperà, dalla paga di aprile in poi (10 maggio) ,300 euro su ogni mese, fino alla sua totale erogazione alla scadenza naturale, fine luglio.
Ora vado al lavoro, vi aggiornerò presto, con maggiori dettagli.
CGIL CISL UIL delle Marche sono impegnate in queste settimane in un serrato confronto con la Regione, la rappresentanza delle imprese, il sistema creditizio per affrontare la crisi che investe anche il nostro sistema produttivo.
CGIL CISL UIL hanno conseguito un primo, importante risultato con la sottoscrizione dell’Accordo con la Regione Marche per la costituzione di un Fondo Anticrisi di 10 milioni di euro a sostegno dei contratti di solidarietà, del reddito delle famiglie dei lavoratori colpiti dalla crisi e degli interventi per la non autosufficienza.
CGIL CISL UIL hanno ottenuto la sospensione per due anni, da parte della Regione Marche, degli aumenti degli affitti per le abitazioni di edilizia popolare.
CGIL CISL UIL hanno inoltre sottoscritto accordi, in tutte le Province ed in molti Comuni, per sostenere le famiglie colpite dalla crisi salvaguardando la spesa sociale e concordando interventi di sostegno a partire da prezzi e tariffe agevolate sui servizi erogati da questi Enti.
CGIL CISL UIL hanno proposto un accordo che impegni le banche ad anticipare ai lavoratori i trattamenti di cassa integrazione e a concedere la sospensione temporanea del pagamento della rata dei mutui. L’intesa con la Regione e il sistema creditizio è in via di definizione.
CGIL CISL UIL nella definizione dell’accordo a livello regionale sugli ammortizzatori in deroga si pongono l’obiettivo di allargare al massimo le tutele. Questo significa che, oltre i lavoratori che già in passato hanno usufruito di tali misure, vanno inseriti per l’anno 2009 anche lavoratori di settori, di territori, di tipologie contrattuali fino ad ora escluse.
CGIL CISL UIL ritengono inoltre necessario rafforzare le politiche attive del lavoro. In tal senso va rilanciato il ruolo dei Centri per l’Impiego per sostenere i servizi di orientamento, di bilancio delle competenze e della formazione necessari per l’occupazione dei giovani e la ricollocazione dei lavoratori colpiti dalla crisi.
CGIL CISL UIL ritengono necessario un deciso investimento sui versanti della ricerca e dell’innovazione, sui saperi e sull’Università, sul rafforzamento delle infrastrutture materiali ed immateriali. In questo senso è indispensabile una riprogrammazione dei fondi europei orientandoli anche verso nuove attività strategiche per l’occupazione e per un nuovo modello di sviluppo sostenibile (energie rinnovabili, assetto idrogeologico, ciclo integrato dei rifiuti).
CGIL CISL UIL, con questi primi, concreti risultati, riaffermano l’impegno primario a difesa del lavoro e dell’occupazione e chiedono una moratoria dei licenziamenti per tutto il 2009 anche attraverso il massimo utilizzo degli strumenti previsti da leggi e contratti.
LA FIM CISL NAZIONALE SARA’ IN PIAZZA IL 21 MARZO CON “LIBERA”
La Fim Cisl Nazionale aderisce con convinzione alla “giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.
La Fim Cisl, sindacato nazionale dei metalmeccanici, sarà a fianco dell’Italia che non si arrende, e che non si rassegna, proprio in un momento in cui la libertà e la dignità di tutti rischia di cedere lo spazio all’anti-stato rappresentato dalla criminalità organizzata. Da qui riteniamo si debba partire per affrontare con serietà e rigore il problema della sicurezza e della legalità in particolare in vaste aree del paese dove la violenza criminale continua a lasciare tragicamente il segno. Nelle stesse aree i traffici illegali, l’usura, il lavoro nero, la vanificazione di ogni progetto di sviluppo civile, industriale ed economico sono scientemente perpetrate dalle mafie di ogni genere.
Anche la Fim Cisl vuole schierare i suoi militanti sindacali a fianco della società civile che non si rassegna e che si rimbocca le maniche. E’ il momento in cui la società deve diventare parte attiva nella lotta contro la cultura che fa prosperare la criminalità organizzata piuttosto che invocare soltanto l’intervento dello Stato.
Unisciti a noi e marciainsieme alla nostra Segreteria nazionale, sabato 21 marzo a Napoli, contro tutte le forme di mafie e di illegalità.
Le molte domande ed i tanti dubbi sul futuro della nostra azienda passano inevitabilmente attraverso l'incontro tra Segreterie, RSU e Direzione Aziendale di Giovedì 19 Marzo.
Principalmente la discussione verterà sulla gestione dei prossimi 3 mesi che, con ogni probabiità, sarà molto simile a quella attuata in questo primo trimestre di CIGO (Cassa integrazione Ordinaria). Altri argomenti, non meno importanti, saranno legati all'integrativo (scaduto il 31 dicembre scorso, ricordiamo che in merito la RSU ne aveva chiesto un prolungamento di un anno, condizione straordinaria legata all'attuale crisi dei mercati internazionale) ed al Premio di Produzione Variabile dell'anno scorso (2008). Non credo che quello di martedì possa essere considerato un importante crocevia per il nostro fututo ma, senza dobbio, potrà servire a chiarire i molti dubbi sulle modalità con cui la Direzione intende proseguire in questo percorso di crisi.
Nasce oggi il primo blog della RSU-FIM Cat Jesi. Siamo abituati oramai ai ritmi forsennati che la vita ci impone, gli corriamo dietro, spesso senza raggiungerla mai. Così atti semplici e vitali come leggere, scrivere, persino pensare rischiano di risultare superflui. Seguiamo il corso del fiume, senza mai fermarci, nemmeno a pensare. Dove ci stà conducendo, in che mondo, con quali valori e soprattutto: chi stà decidendo per noi. Mi rendo conto che la meta prefissata può sembrare troppo ambiziosa ed alquanto astratta, ma con ogni probabilità provarci ci costerà meno che lasciarsi trasportare.
Inizieremo da quì un percorso parallelo a quello seguito in fabbrica in cui informazioni, contenuti, opinioni e tutto ciò che ci sembrerà opportuno dibattere trovi il giusto grado di approfondimento e di confronto all'insegna del pluralismo e del rispetto massimo delle opinioni altrui, assolutamente in linea con i valori di un sindacato moderno come il nostro.
Rinnovo a tutti coloro che ci colsulteranno il benvenuto.