Ore di tensione a Grenoble
Ore di tensione nello stabilimento francese di Grenoble, il direttore del personale ed altri quattro managers della Caterpillar sono difatti tenuti sotto chiave dagli operai nella sede dell'azienda.
I lavoratori francesi, che impediscono ai managers, barricati in un ufficio, di uscire, chiedono ai vertici della multinazionale americana di riaprire le trattative sulla decisione dell'azienda di licenziare 733 delle 2.500 persone che lavorano in Francia.
"Nessuna violenza o sequestro, solo pressioni per la ripresa dei negoziati sulla salvaguardia del posto di lavoro che la direzione ha interrotto". Cosi' un sindacalista ha giustificato con i media francesi l'azione dei dipendenti della Caterpillar France.
Non è il primo caso del genere in Francia e, spesso, le diverse tensioni sociali si trasformano in azioni forti sfuggendo al controllo degli organizzatori stessi.
Sembra che già in giornata uno degli "ostaggi" sia stato liberato per dei problemi di salute e portato via in ambulanza (sembra senza rilasciare dichiarazioni).
La crescente tensione sociale alimentata dall'attuale crisi dei mercati rischia di lasciare cicatrici molto profonde nel mondo del lavoro nonchè negli equilibri sociali. In questo difficile quanto precario equilibrio avranno un ruolo di fondamentale importanza i rapporti tra parti sociali ed organizzazioni imprenditoriali, gli uni non alimentando le già forti tensioni buttando benzina sul fuoco, con richieste spesso politiche che poco hanno a che fare con la reale tutela dei lavoratori e gli altri non alzando in maniera egoistica ed irresponsabile l'asticella dei profitti.
Solo un mirati investimenti sulla professionalità dei lavoratori, sullo svilippo tecnologico, sulla qualità dei prodotti con serie politiche imprenditoriali, legati a sagge e mirate azioni sindacali, ci permetteranno di uscire da questo delicato momento di forte crisi di mercato.
Noi della FIM siamo pronti a fare la nostra parte. Da sempre al fianco dei lavoratori.
Non è il primo caso del genere in Francia e, spesso, le diverse tensioni sociali si trasformano in azioni forti sfuggendo al controllo degli organizzatori stessi.
Sembra che già in giornata uno degli "ostaggi" sia stato liberato per dei problemi di salute e portato via in ambulanza (sembra senza rilasciare dichiarazioni).
La crescente tensione sociale alimentata dall'attuale crisi dei mercati rischia di lasciare cicatrici molto profonde nel mondo del lavoro nonchè negli equilibri sociali. In questo difficile quanto precario equilibrio avranno un ruolo di fondamentale importanza i rapporti tra parti sociali ed organizzazioni imprenditoriali, gli uni non alimentando le già forti tensioni buttando benzina sul fuoco, con richieste spesso politiche che poco hanno a che fare con la reale tutela dei lavoratori e gli altri non alzando in maniera egoistica ed irresponsabile l'asticella dei profitti.
Solo un mirati investimenti sulla professionalità dei lavoratori, sullo svilippo tecnologico, sulla qualità dei prodotti con serie politiche imprenditoriali, legati a sagge e mirate azioni sindacali, ci permetteranno di uscire da questo delicato momento di forte crisi di mercato.
Noi della FIM siamo pronti a fare la nostra parte. Da sempre al fianco dei lavoratori.
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