lunedì 20 dicembre 2010

martedì 14 dicembre 2010

Tempi Moderni N.1: Periodico di informazione della Fim Cisl Ancona




http://www.fim.cisl.it/public/Tempi%20Moderni.pdf

giovedì 25 novembre 2010

martedì 23 novembre 2010

giovedì 28 ottobre 2010

Cat Jesi: Integrativo, nono incontro

Oggetto: trattativa di rinnovo per il “Contratto Integrativo”

La RSU e le Segreterie territoriali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno avuto, ieri 27 ottobre, il nono incontro con la Direzione Aziendale per la trattativa sul rinnovo dell'Integrativo Aziendale, scaduto, dopo una proroga di un anno, il 31 dicembre 2009.
Nell'incontro RSU e Segreterie hanno approfondito alcuni temi che, ad oggi, non hanno ancora prodotto dei risultati sufficientemente soddisfacenti.

Di seguito elenchiamo i punti in questione:
  • eventuale “una-tantum” per chiusura anno 2010;
  • chiarimenti sull'eventuale “clausola di raffreddamento” come procedura esclusivamente interna tesa a migliorare le relazioni sindacali tra le parti;
  • ripristino del “turn-over” tornando, a breve, ai livelli occupazionali delle annualità precedenti, circa 200 (ad oggi 186 contratti a tempo indeterminato);
  • tetto massimo del 30% per cumulo tra “lavoro atipico” e “Contratti a termine”;
  • durata massima di 30 mesi per contratti atipici più eventuali 6 mesi con contratto a termine;
  • rispetto delle anzianità regresse (di reparto o mansione) per eventuali assunzioni;
  • analisi mediche, in aggiunta a quelle richieste dalla normativa in materia, per reparto saldatura (anche a frizione) e verniciatura;
  • un ora di assemblea annua per i lavoratori sulla ”Sicurezza sul Lavoro” tenuta insieme da RLS ed RSPP;
  • progetti di “Formazione continua” o “Mirata” con definizione di relativa retribuzione;
  • confronto su: “Inquadramento professionale” e “Sistema a fasce” utilizzato dall'Azienda;
  • “mansionario” dettagliato per lavoratore e/o postazione di lavoro;
  • “orario di lavoro”: proposta piattaforma lavoratori, in alternativa l'orario attuale ( 8 x 5);
  • creazione di un apposita “commissione tempi e metodi”;
  • “salario”: 1) soglia minima su 5 indicatori (408 euro); 2) rivedere le scalette degli indicatori spalmando il premio anche su percentuali di accesso più basse; 3) aumento Premio Fisso (o feriale) di almeno 200 euro annui; 4) aumentare le maggiorazioni sul notturno e sullo straordinario.

Nel versante aziendale la Direzione continua a porre l'accento sulla necessità di definire modelli di “Flessibilità esigibile” compatibili con i futuri (e non solo) carichi di lavoro.
Tra i vari strumenti ha indicato quello dell'orario “pluri-settimanale” (con possibili settimane da 48 ore ed altre conseguenti e compensative di 32 ore).
RSU e Segreterie, pur non sottraendosi alla discussione su strumenti contrattati nel Contratto Nazionale, hanno evidenziato la proprio disponibilità alla discussione ma partendo da altre forme di utilizzo pieno degli impianti come ad esempio:
  • aumento forza lavoro;
  • utilizzo pieno dei tre turni di lavoro;
  • utilizzo dei sabati di straordinario;
Al termine dell'incontro le parti, al fine di completare la discussione dei temi sopra citati nonché di tutte le altre parti della “piattaforma rivendicativa”, hanno fissato un ulteriore incontro per giovedì 11 novembre alle ore 14,30.
Dopo tale incontro RSU e Segreterie incontreranno i lavoratori in apposite assemblee per valutare l'esito della trattativa e definire eventuali linee di azione e di prosieguo della trattativa.

Nel frattempo la RSU e le Segreterie hanno invitato la Direzione a sospendere ogni azione, su straordinario pomeridiano del sabato o sull'orario di lavoro in forma più generale, che non sia già stata contrattata.


28 ottobre 2010
RSU Caterpillar
Segreterie: Fim-Cisl
Fiom-Cgil
Uilm-Uil

lunedì 25 ottobre 2010

giovedì 14 ottobre 2010

RSU Caterpillar su Formazione e Precariato




Comunicato RSU


Oggetto: gestione ore formative e precariato.


La RSU ritiene argomenti come la “Formazione” ingrediente indispensabile ed irrinunciabile per una reale crescita qualitativa dell’azienda.


Ciò nonostante la RSU ritiene altresì fondamentale che un’adeguata “Crescita Professionale” debba necessariamente viaggiare di pari passo con un reale “Rispetto” per il “Lavoro” e la “Dignità” per chi lo esegue.


Fatta questa riflessione la RSU ritiene che per ogni ora trascorsa sul posto di lavoro, occupandosi per altro di materie inerenti ed utili al lavoro stesso, debba corrispondere un’adeguata retribuzione.


Che poi i Lavoratori interessati siano a tempo indeterminato, determinato oppure interinali non ha nessuna rilevanza tecnica. Difatti se si ritengono Tutti i Lavoratori utili al progetto dell’azienda essi vanno gestiti con la stessa attenzione e con la stessa “Moneta”; (così come è avvenuto mesi fa con il corso ai team-leader fatto sempre di sabato).



14 ottobre 2010

RSU Caterpillar

venerdì 1 ottobre 2010

venerdì 24 settembre 2010

CAT Jesi: sull'Integrativo, avanti a piccoli passi.


Caterpillar Jesi: sull'Integrativo si procede con la politica dei piccoli passi, previsti nuovi incontri in ottobre.


Siamo ormai a quasi 10 mesi dalla scadenza naturale della proroga che prolungava il contratto Integrativo in Caterpillar Jesi fino alla fine del 2009 ma, ad oggi e nonostante i diversi incontri tra le parti, non siamo ancora arrivati a definire dei percorsi utili ad una possibile conclusione della vertenza.

Le difficoltà sono diverse, così quante sono le distanze tra alcune richieste della nostra piattaforma rivendicativa e quelle della Direzione Aziendale.

Su tutto ovviamente spiccano i due argomenti principi di ogni trattativa, "Orario di lavoro" e "Salario", tanto per cambiare.

Sull'Orario di lavoro c'è ben poco da dire. Ad oggi l'esigenza dell'Azienda rimane (come per lo scorso Integrativo) l'aggancio dei turni, situazione questa che non si sposa con la nostra richiesta di tre turni da 8 ore (in realtà 7,5) con mensa in coda, mentre per la Direzione resta ancora valida la possibilità di coniugare il tutto con un turno notturno di 9 ore dal lunedì al giovedì (36 ore settimanali). Altro argomento delicato restano le pause intermedie, crediamo difatti che, con l'implementazione definitiva delle linee produttive, ci sia la necessità di più pause intermedie durante il turno (pensavamo a 2 pause da 15 minuti). Anche qui c'è ancora distanza con le risposte dell'Azienda.

Sul salario saranno decisivi i prossimi incontri per capire definitivamente quali siano le possibili aperture della Direzione alle richieste dei lavoratori. Ad oggi non c'è stata nessuna apertura su un possibile aumento del Premio Feriale (quello di Luglio). Sul Premio Variabile invece c'è ancora troppa distanza sulle modalità con cui gli indicatori dei singoli parametri vengono rivisti di anno in anno, per noi resta fondamentale una reale condivisione all'inizio di ogni anno. I premi non raggiunti non possono vedere i propri parametri aumentati.

Qualche novità positiva:
  • possibile erogazione del Premio Feriale anche per gli Interinali ovviamente per i mesi di permanenza in Caterpillar (in dodicesimi da Agosto-Luglio);
  • definizione di percorsi precisi pre-assunzione e di un bacino di riferimento per i lavoratori atipici;
  • possibile ampliamento del piano per accertamenti sanitari tesi alla prevenzione di malattie professionali;
  • possibilità di entrare nel merito delle fasce di inquadramento e definizione di mansionari specifici per lavorazioni;
  • ad oggi il premio variabile passerebbe dall'attuale massimo annuale di 1620 a 2040 (fermo restando il massimo di ogni indicatore ed il minimo di assenteismo).
  • possibilità di 2 giorni di permessi retribuiti aziendali per la nascita di un figlio.
Queste sono le novità (poche) fino all'ultimo incontro di ieri in Confindustria Ancona tra RSU, Segreterie ed Azienda.
Prossimi incontri previsti per il 19 ed il 20 ottobre, rispettivamente alle 9,00 ed alle 15,00.

La RSU Fim, insieme alla Segreteria territoriale, ritiene i due incontri di ottobre un importante verifica per capire se si prospettano le condizioni per una chiusurà entro fine anno. Dopo gli incontri riteniamo auspicabile, in mancanza di nuovi sviluppi, sentire i lavoratori in apposite assemblee.

24 settembre 2010
RSU FIM Caterpillar


mercoledì 22 settembre 2010

martedì 21 settembre 2010

InformaContratto


InformaContratto
Fim Cisl nazionale Corso Trieste 36 - 00198 Roma www.fim.cisl.it


CCNL Federmeccanica: nuova riunione tra Federmeccanica e le Segreterie Nazionali di FIM e UILM

Oggi si è svolta a Roma, nella sede di Confindustria, una nuova riunione tra la Federmeccanica Nazionale e le Segreterie Nazionali di FIM CISL e UILM UIL.


Nel corso della riunione si è discusso di disciplina della contrattazione di secondo livello in particolare relativamente alla definizione di norme del CCNL che consentano alla contrattazione di secondo livello di modificarne istituti economici o normativi così come previsto dagli accordi interconfederali del 15 aprile 2009 e del 22 gennaio 2009.


Avendo convenuto sulla opportunità di consentire alla contrattazione aziendale di realizzare tali accordi in relazione a situazioni particolari di crisi aziendale o di sviluppo occupazionale, nel corso della riunione il confronto si è sviluppato sui seguenti temi:

  • valorizzazione della contrattazione di secondo livello

  • procedure di stipula degli accordi

  • validazione ed approvazione da parte delle parti stipulanti il CCNL

  • casistiche

  • ambiti delle modifiche

  • opportunità di realizzare una fase sperimentale da monitorare e verificare nei suoi effetti.


Nella giornata di domani proseguiranno gli approfondimenti in una riunione di tipo tecnico sulla medesima materia e sulle procedure di conciliazione ed arbitrato; per il 29 settembre alle ore 11 presso Confindustria è invece prevista una nuova sessione negoziale sui temi discussi oggi che potrebbe essere conclusiva .


Roma, 21 settembre 2010

sabato 18 settembre 2010

20 Ottobre: 1° giornata della comunicazione

Manifestazione 9 ottobre: Volantone


CISL: 9 ottobre Manifestazione Nazionale

Segreteria Nazionale: Lettera alle lavoratrici e ai lavoratori Metalmeccanici


Lettera alle lavoratrici e ai lavoratori Metalmeccanici


Care lavoratrici, cari lavoratori, vi scriviamo per spiegare in modo più diretto le ragioni che hanno convinto la Fim Cisl a sottoscrivere l’accordo Fiat di Pomigliano e a negoziare con Federmeccanica le clausole che potranno permettere alla contrattazione aziendale e territoriale le deroghe al Ccnl, finalizzate alla difesa e alla salvaguardia dei posti di lavoro. Dobbiamo intanto sgombrare il campo dalle cose non vere che sono state dette e che stampa e telegiornali hanno purtroppo diffuso e amplificato.
L’ accordo per Pomigliano Nell’accordo non c’è alcuna violazione dei diritti dei lavoratori e tantomeno violazione del diritto di sciopero: anche nella normativa sulla malattia non c’è rischio di licenziamento. E’ vero invece che l’accordo prevede una turnistica più impegnativa, maggior flessibilità e impegni per ridurre le forme anomale di assenteismo. Se le percentuali di assenze toccano punte tra il 20 e il 30% in occasione degli scioperi e manifestazioni elettorali o sportive questo comportamento danneggia tutti i lavoratori e rappresenta una forma anomala di assenteismo che non c’entra niente con la doverosa tutela di chi è malato. Sono previste nuove regole nei rapporti tra sindacato e aziende che prevedono possibili sanzioni per i sindacati che non rispettano gli impegni presi: un sindacato serio e che firma accordi non ha paura di rispettarli.
Le deroghe al Contratto Nazionale Le deroghe al Ccnl sono uno strumento straordinario e saranno rese possibili solo per situazioni straordinarie: aziende in crisi o rischio chiusura nelle quali occorra difendere l’occupazione o importanti programmi di investimento che generano nuova occupazione sono le situazioni nelle quali si potranno definire deroghe. Le deroghe dovranno essere negoziate e definite a livello territoriale, sulla base di specifiche situazioni aziendali con il coinvolgimento delle Rsu interessate; inoltre gli accordi, per essere validi, dovranno essere successivamente verificati e autorizzati da una apposita Commissione Paritetica Nazionale .Non c’è quindi nessuna generalizzazione delle deroghe e nessun diritto dei lavoratori verrà messo in discussione. Il ruolo di garanzia della Commissione Nazionale eviterà il rischio di eccessive diversità a livello territoriale.
I compiti del sindacato Sarebbe stato anche per la Fim Cisl più facile non fare l’accordo di Pomigliano e non discutere con Federmeccanica di deroghe al Ccnl. Avremmo potuto sottrarci anche noi, al ruolo autentico del Sindacato che è quello di chi assume la responsabilità di fare trattative e accordi, nello specifico con Fiat e Federmeccanica. Sarebbe stato forse più facile, ma di sicuro non sarebbe stata la cosa più seria e giusta! Ci siamo comportati come fanno unitariamente i sindacati delle altre categorie di Cgil, Cisl e Uil e i più importanti sindacati metalmeccanici europei, che come noi sanno che quando manca il lavoro e le prospettive di ripresa sono incerte, l’unica e vera priorità per i sindacati è il lavoro da difendere e da creare. Perché senza il lavoro non ci sono né diritti né retribuzioni e neanche il sindacato. E quando le aziende vanno male si rischia il lavoro ed è difficile riuscire ad aumentare le retribuzioni. La situazione è difficile per tutti, per i lavoratori e anche per il sindacato metalmeccanico.
Non ci sono ricette facili o soluzioni semplici da proporre. Di sicuro però, non è con gli slogan e con la demagogia che potremo rilanciare l’industria e l’occupazione del settore e tutelare gli interessi dei lavoratori. Occorre al contrario che il sindacato stia sui tavoli delle trattative e faccia del proprio meglio per creare condizioni più favorevoli alla ripresa del lavoro, senza comprimere diritti ma, al contrario, rivendicando una redistribuzione più equa dei risultati dell’impegno dei lavoratori,e nuovi rapporti sindacali più stabili e regolati, con meno conflitto e più partecipazione dei lavoratori e del sindacato alle scelte e alla gestione delle attività nell’azienda.
Richieste alla politica La crisi ha evidenziato anche gravi responsabilità del Governo, che ha fatto poco o nulla per sostenere la ripresa economica e il nostro sistema industriale; su questo tema, siamo impegnati con la Cisl e con la Uil a rivendicare politiche di sostegno all’industria e al lavoro e la riduzione della tassazione sul lavoro, sulle retribuzioni., sugli investimenti. Il giorno 9 ottobre a Roma faremo, come Cisl insieme alla Uil, una grande manifestazione nazionale per chiedere meno tasse e più lavoro ed una vera lotta all’evasione fiscale.
Responsabilità, democrazia, rappresentanza Con la Fiat abbiamo negoziato, come sempre facciamo con tutte le aziende; le responsabilità che ci siamo assunti sono unicamente rivolte a sostenere e dare forza al Progetto Fabbrica Italia a cui è legato il futuro della Fiat in Italia e l’occupazione del settore. Il consenso raccolto tra i lavoratori sull’accordo di Pomigliano è il miglior testimone dell’apprezzamento del lavoro fatto con l’accordo. Avremmo senz’altro preferito fare tutto questo unitariamente. Ci abbiamo provato e insistito, nel rinnovo del Ccnl 2009 e nell’accordo di Pomigliano. Non ci siamo riusciti e siamo consapevoli che questo è un problema per tutti. Perché sappiamo bene che un sindacato diviso è più debole. Lo sarebbe ancora di più se tutti insieme venissimo messi ai margini delle aziende e nell’industria metalmeccanica, per effetto della mancata assunzione di responsabilità verso le nuove sfide della competizione industriale, che non potranno essere affrontate e vinte senza positive e più mature relazioni sindacali. Stiamo facendo del nostro meglio per dare forza e prospettive al sindacato metalmeccanico e per difendere gli interessi dei lavoratori. Non siamo rassegnati a fare da soli e l’impegno per ricostruire migliori rapporti unitari da parte nostra non verrà mai meno.
Se condividi i contenuti di questa lettera, sostieni nella tua azienda la Fim Cisl che fa solo sindacato, dice parole di verità ai lavoratori e non va alla ricerca di comodi applausi, e sa assumersi le responsabilità e fare accordi nell’unico interesse che conta davvero per un sindacato: quello delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici.

LA SEGRETERIA NAZIONALE DELLA FIM-CISL
Roma, 17 settembre 2010

mercoledì 1 settembre 2010

RSU Caterpillar: comunicato 1 settembre 2010

Comunicato RSU

Oggetto: ORARIO DI LAVORO

La RSU, al fine di evitare equivoche (volute) strumentalizzazioni, intende precisare alcuni punti in merito alla vicenda “Orario di Lavoro”, ripercorrendone gli ultimi eventi:

1) dopo l'anno di cassa integrazione, e comunque fino all'inizio delle ferie estive 2010, la quantità di volumi produttivi non ha richiesto un grande utilizzo del turno notturno, fatto salvo per il reparto vericiatura. Di consegenza, per ovvie ragioni anche di sicurezza, i pochi lavoratori di officina operavano con lo stesso orario della verniciatura evitando cosi che dalle 4,30 alle 5,00 non rimanessero in officina 2, o poco più, lavoratori tra officina e montaggio.

2) poco prima delle ferie l'azienda fa capire alla RSU che l'aumento dei carichi di lavoro porterà automaticamente ad un naturale aumento della turnazione notturna. A questo punto la RSU chiede alla Direzione (4 agosto) che orario dovranno fare i lavoratori di officina (non della verniciatura) visti i nuovi carichi.

3) rientrati dalle ferie la RSU vede i nuovi turni in bacheca (tutti i reparti con un unico orario, 9:00 – 4,30), a questo punto (27 agosto) ne chiede spiegazioni alla Direzione la quale si impegna a convocare nei giorni successivi la RSU stessa per definire i dettagli.

4) nella mattinata del 31 agosto la Direzione convoca la RSU e comunica quanto segue: tutti i reparti con un unico orario da scegliere tra le “vecchie” 8 ore su tre turni e le “innovative” 7,30 mattina e pomeriggio completate da un turno notturno di 9 ore dalle 9 alle 6 del mattino dal lunedì al giovedì, in tutti e tre i turni 2 pause di 10 minuti. La RSU ha risposto il giorno stesso con il comunicato messo in bacheca in cui riproponeva alla Direzione 2 alternative, le vecchie 8 ore e l'orario proposto in piattaforma (votato dalla maggioranza dell'assemblea dei lavoratori) 7,5 ore su tre turni, in stile Verniciatura, rivedendo le pause di 10 minuti, a nostro avviso insufficienti per un reale riposo.

Abbiamo creduto fosse giusto ripercorrere alcuni passaggi della trattativa e scriverli in modo tale che tutti potessero essere messi al corrente, nello stesso modo, di quanto accaduto.
Riteniamo scorretto da parte dell'Azienda scaricare sulla RSU le colpe di un cambio orario per gli addetti al reparto Verniciatura.
La RSU non ha mai fatto nessuna pressione sull'Azienda affinché quel reparto cambiasse l'attuale turno, ed ha evitato di intervenire anche quando l'Azienda proponeva e metteva i atto, per quel reparto pause differenziate dei lavoratori.

Riteniamo giusto che ogni parte in causa si assuma le sue responsabilità.

La Direzione ha deciso che il Reparto Verniciatura deve adeguarsi all'orario del resto dell'officina, allora lo dica chiaramente ai lavoratori e non scarichi, con false menzogne, la responsabilità sulla RSU.

Ricordiamo che l'accordo “orario” della Verniciatura scadeva a fine 2009, ciò nonostante ne RSU, ne tantomeno i lavoratori hanno mai posto obiezioni sul prosieguo dello stesso per il 2010.

Ricordiamo alla Direzione che l'Orario di Lavoro è un delicato argomento della complicata trattativa in atto per il rinnovo dell'Integrativo e forzature come queste non aiutano a rasserenare gli animi.

Chiediamo all'Azienda di interrompere ogni scelta “unilaterale” e di ricostruire dei percorsi condivisi con i rappresentanti dei lavoratori evitando di “strumentalizzare i lavoratori”.


1 settembre 2010
RSU Caterpillar


martedì 29 giugno 2010

Invalido licenziato: interviene il sindaco Belcecchi


Inaccettabile il licenziamento di un disabile da parte della Caterpillar

Il Sindaco ha chiesto un incontro con i dirigenti per risolvere la questione

Il sindaco Fabiano Belcecchi ha ricevuto questa mattina in Municipio una delegazione della Rsu dello stabilimento di Jesi del gruppo Caterpillar che ha avuto modo di illustrare la situazione relativa al licenziamento di un dipendente invalido. Tale licenziamento sarebbe stato motivato, a detta dell'azienda, dal fatto che tale invalidità non consente un'adeguata collocazione del lavoratore all'interno dello stabilimento stesso.
La Rsu ha sottolineato a Belcecchi che, per le caratteristiche dello stabilimento jesino, tale scelta appare poco giustificabile.
Il sindaco ha garantito il proprio interessamento, ritenendo questo provvedimento né condivisibile né accettabile, tra l'altro in una fase così difficile come quella che si sta vivendo dove tali soggetti andrebbero maggiormente tutelati. Liberarsi di lavoratori in maniera così leggera, ha aggiunto Belcecchi, appare una scelta anche poco rispettosa dell'attenzione e della sensibilità che la nostra città ha sempre avuto verso i diritti dei lavoratori e delle fasce sociali più deboli.
Nell'esprimere piena solidarietà al lavoratore coinvolto e alle Rsu, il sindaco si è impegnato a chiedere un incontro con la direzione generale dello stabilimento di Jesi per risolvere positivamente la questione, anche per evitare il venir meno di quello spirito di collaborazione che vi è sempre stato tra Amministrazione comunale e gruppo Caterpillar.

L'Amministrazione comunale

Jesi, 29 giugno 2010

Invalido licenziato: articolo "resto del carlino"



Jesi, invalido licenziato
Belcecchi: "Decisione inaccettabile"

Fa discutere il caso di Luca B., esonerato dall'Hydropo Caterpillar per la mancanza di un lavoro compatibile al suo stato di salute. Il sindaco promette un incontro con i vertici dell'azienda.

Jesi, 29 giugno 2010 - Fa discutere, e non poco, a Jesi la notizia del lavoratore invalido, Luca B., licenziato dall'Hydropo Caterpillar perché, come spiegano i vertici dell'azienda, non ci sarebbe alcuna mansione compatibile con la sua invalidità.

Il caso. Luca, invalido civile al 75%, da 10 anni afflitto da problemi alla schiena, lavorava nello stabilimento jesino del gruppo Caterpillar. Negli anni è sempre stato assegnato a lavori da lui ritenuti non idonei al suo stato di salute, ragion per cui era ricorso all'Asl per certificarlo. Il 16 giugno l'operaio riceve una lettera dell'azienda che lo esonerava dal servizio.

La notizia ha ovviamente scosso l'ambiente locale e non solo. Dopo lo sciopero proclamato nei giorni scorsi dai sindacati, oggi il sindaco di Jesi, Fabiano Belcecchi, ha ricevuto in municipio una delegazione della Rsu dello stabilimento per avere chiarimenti sulla vicenda.

Belcecchi ha convenuto con le rappresentanze sindacali che "il provvedimento dell’azienda non è condivisibile né accettabile, tanto più in una fase così difficile come quella attuale, in cui i soggetti deboli e gli invalidi andrebbero maggiormente tutelati".

"Liberarsi di lavoratori in maniera cosi leggera - ha sottolineato - appare una scelta poco rispettosa dell’attenzione e della sensibilità che la nostra città ha sempre avuto verso i diritti dei lavoratori e delle fasce sociali più deboli". Belcecchi si è impegnato a chiedere un incontro con la direzione generale dello stabilimento Caterpillar.

lunedì 28 giugno 2010

Caterpillar Jesi: licenziato un lavoratore invalido


SCANDALOSO CATERPILLAR JESI


Jesi "Hanno licenziato un invalido per tutelare la sua salute?". Si dichiara indignata la Rsu della Caterpillar, e ha proclamato due ore di sciopero per ogni turno lavorativo.

In una nota la Rsu, Fim e Fiom, dell'azienda jesina, contesta sia il licenziamento di Luca B. lavoratore invalido, e ancor di più le giustificazioni apportate dalla direzione della Caterpillar.
"Il licenziamento non è avvenuto per cause disciplinari - sostiene la Rsu - ma più drammaticamente perchè l'azienda non ha dimostrato volontà né tantomeno sensibilità a trovare per Luca una postazione più idonea alla sua invalidità fisica, come per altro certificato e richiesto dalla stessa Asl". Nella mattinata di ieri la direzione avrebbe tentato di spiegare la legalità della decisione, ma la Rsu condanna il comportamento e ha indetto 2 ore di sciopero.

giovedì 1 aprile 2010

ZERO ZERO CINQUE: L'APPELLO AL G20

ZERO ZERO CINQUE

Una piccola tassa contro la speculazione, una grande risorsa per tutti

Decolla anche in Italia la Campagna per chiedere al ministro Tremonti e al G20 di introdurre una mini-tassa su tutte le transazioni finanziare per arginare le speculazioni e finanziare politiche sociali, ambientali e di cooperazione
Roma, 24 marzo 2010_ Parte da oggi anche in Italia la Campagna internazionale di raccolta di firme per sollecitare i capi di Stato e di Governo del G20 a varare - nel prossimo meeting fissato per giugno in Canada - una tassa sulle transazioni finanziarie il cui gettito possa essere destinato a pagare parte dei costi della crisi innescata dalla finanza speculativa.
La tassa - di importo molto contenuto compreso tra lo 0,01 e lo 0,1 per cento di ogni transazione - potrebbe finanziare politiche sociali ed ambientali efficienti e necessarie nei Paesi sviluppati e ridare ossigeno alla cooperazione internazionale per lo sviluppo dei Paesi del Sud mondo, vittime di una crisi della cui genesi non hanno alcuna responsabilità.
La Campagna - lanciata oggi in occasione del summit dei Capi di Stato e di Governo dell'UE e del meeting delle Nazioni Unite dedicato a Finanza e Sviluppo - è promossa in Italia da Social Watch (che riunisce Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Ucodep, Fcre, Lunaria, WWF Italia, Acli, ARCI/ARCS, Mani Tese, Sbilanciamoci), Sistema Banca Etica, ATTAC Italia, CISL, FIBA CISL, Consorzio Goel, Lega Missionaria studenti, CVX, GCAP, FOCSIV - Volontari nel Mondo, Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare, Valori, AMISnet, Azione Cattolica.
Le firme raccolte saranno inoltrate al Governo Italiano e in particolare al ministro dell'Economia On. Giulio Tremonti per chiedergli di farsi promotore, a livello nazionale e in tutte le sedi internazionali appropriate, dell'introduzione di una Tassa sulle Transazioni finanziarie. Tasse di questo tipo già esistono in alcuni Paesi e l'idea di adottarle su scala globale si sta facendo sempre più strada tra i leader di molti Paesi Europei e non solo. Si stima che tassando dello 0,05% (un valore intermedio nella forbice tra le proposte più severe che puntano allo 0,1 e le più morbide che propongono lo 0,01) ogni compravendita di titoli e strumenti finanziari nella sola UE si potrebbe registrare un gettito tra i 163 e i 400 miliardi di dollari annui, mentre a livello mondiale il gettito sarebbe compreso tra 400 e 946 miliardi di dollari l'anno. Cifre importanti, che permetterebbero agli Stati di colmare gradualmente quelle voragini che si sono aperte nei conti pubblici con i salvataggi delle grandi banche e con le misure di sostegno all'economia rese necessarie per contrastare la pesante crisi economica provocata dagli eccessi della finanza speculativa (secondo stime recenti del Fondo Monetario Internazionale il costo globale della crisi avrebbe raggiunto i 13.620 miliardi di dollari a livello globale).
Il gettito di una piccola tassa sulle transazioni finanziarie potrebbe permettere agli Stati di avere risorse a disposizione per attuare politiche sociali, ambientali e di cooperazione internazionale efficaci ed efficienti e più che mai necessarie visto l'elevatissimo costo sociale della crisi.
«Non solo - spiega Andrea Baranes, ricercatore della Campagna per la Riforma della Banca Mondiale e di Social Watch - la tassa sulle transazioni finanziarie sarebbe anche un ottimo strumento per permettere alla politica di regolamentare i mercati finanziari. Una tassazione dello 0,05%, infatti, non scoraggerebbe certo quegli investitori che operano sui mercati con ottica di lungo periodo e che mettono i propri risparmi a disposizione di aziende che operano nel mondo dell'economia reale. Essa sarebbe tuttavia un valido deterrente per chi usa la finanza solo per speculare: quegli operatori che comprano e vendono strumenti finanziari centinaia o anche migliaia di volte in un giorno, rendendo i mercati instabili e volatili, sarebbero costretti a pagare lo 0,05% su ogni transazione».
«Il ricorso imponente alla finanza speculativa da parte delle grandi banche d'affari è diventato elemento prevalente rispetto al ruolo di sostegno al lavoro, alle famiglie e allo sviluppo. Il sistema finanziario ha creato un evidente squilibrio economico con un rischio con un rischio che è stato caricato alla collettività, ai contribuenti - sottolinea Maurizio Petriccioli, segretario della Cisl - che ancora una volta sono stati chiamati ad intervenire per salvare le stesse banche. La tassa sulle transazioni finanziarie di carattere speculativo avrebbe il pregio - come affermato dall'economista Paul De Grauwe - di far pagare un prezzo assicurativo contro tale rischio. Ne sosteniamo con forza l'introduzione per investire in coesione sociale, nel lavoro e per contrastare la povertà».

Per firmare la petizione e per avere maggiori informazioni visita il sito www.zerozerocinque.it

giovedì 11 marzo 2010

Rsu Fim: sciopero CGIL e collegato lavoro


RSU FIM-Caterpillar su sciopero CGIL e su Riforma Processo del Lavoro

La RSU FIM-Caterpillar intende fare un po di chiarezza in merito ad alcune questioni che, in questa settimana, se da un lato stanno alimentando una sana discussione in azienda, dall'altra rischiano di lasciare una disinformazione pericolosa, deleteria e che presta il fianco a facili strumentalizzazioni.

Prima questione, sciopero CGIL di venerdì 12 marzo:

  • in merito allo sciopero di venerdì cm la RSU FIM intende precisare che, proprio sui temi per cui venerdì sciopera la CGIL (Contrastare la crisi, Fisco ed immigrazione) la Cisl e la FIM hanno già fatto una manifestazione il 27 febbraio scorso.

Seconda questione, Riforma del Processo del Lavoro:

  • in merito al Disegno di Legge 1167 B che, a nostro avviso, per alcuni aspetti contiene delle normative tali da poter mettere in difficoltà l'impianto dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, la FIM-CISL ritiene opportuno tentare, nei 12 mesi pre-attuativi della legge stessa, mettere in piedi tutte le iniziative possibili, partendo dalla contrattazione, atte a rendere il provvedimento il linea con i reali bisogni dei lavoratori ed allontanando, da una possibile mobilitazione sull'argomento, ogni ingerenza politica, tipica di periodi pre-elettorali come questi.

Terza questione, libertà individuali:

  • La RSU-FIM ritiene ogni singolo dipendente, iscritto e non, libero di decidere le proprie posizioni, nonché azioni, riguardo a scioperi e manifestazioni indette, legittimamente, da altre Organizzazioni Sindacali. Questo modo di pensare e di agire appartiene da sempre alla nostra cultura, libera e pluralista nelle idee e nei fatti, a dimostrazione del rispetto per la Dignità di scelta e di azione di ogni singolo Lavoratore, iscritto e non.

Quarta questione, Unità d'Azione:

  • la RSU-FIM auspica inoltre che, quanto prima, si riesca a raggiungere un Unità d'Azione da parte di tutto il mondo sindacale a partire dalla delicata, quanto urgente, partita del Fisco, puntando ad una seria politica di riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente.


Jesi, lì 11/03/10

FIM-CISL Caterpillar

domenica 7 marzo 2010

Festa della Donna: Le Origini


8 MARZO, FESTA DELLA DONNA


"Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia.

Questo triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente successivi ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica.

Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, che vedevano come protagonistele rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto.

Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa ,le associazioni di donne organizzano manifestazioni e convegni sull'argomento, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla condizione della donna, ma è attesa anche dai fiorai che in quel giorno vendono una grande quantità di mazzettini di mimose, divenute il simbolo di questa giornata, a prezzi esorbitanti, e dai ristoratori che vedranno i loro locali affollati, magari non sanno cosa è accaduto l'8 marzo del 1908, ma sanno benissimo che il loro volume di affari trarrà innegabile vantaggio dai festeggiamenti della ricorrenza." da italiadonna.it

Vada come vada, a noi piace ricordare l'importanza della Donna come perno cruciale nella società ed in particolare nel mondo del lavoro.

Auguri a tutte le Donne dalla Fim-Cisl Caterpillar


sabato 6 marzo 2010

Riforme:Attenzione ai Diritti!




RIFORMA DEL PROCESSO E DELLE CONTROVERSIE DI LAVORO

ATTENZIONE AI DIRITTI!

Il disegno di legge delega 1167 B, il cosiddetto “collegato al lavoro” approvato dal Parlamento contiene diverse norme in materia di lavoro tra le quali quelle inerenti la riforma del processo e delle controversie di lavoro.

In questo caso si introduce rispetto al percorso giudiziario che rimane comunque disponibile, un canale parallelo, ossia quello della conciliazione e dell’arbitrato.

Nel nostro ordinamento la conciliazione e l’arbitrato sono strumenti di tutela che già esistono (favorendo il non appesantimento del numero e dei tempi delle cause di lavoro) e che sono attivati dai lavoratori in base al tipo di controversia in essere sapendo che in modo particolare rispetto al licenziamento è più adeguato ricorrere al giudice.

Detto questo siamo contrari all’introduzione della clausola compromissoria inserita nel contratto di assunzione, ossia al fatto che il datore di lavora possa indurre il lavoratore all’atto dell’assunzione a rinunciare al percorso giudiziale, in cambio della via arbitrale in base a considerazioni di “equità” qualora si verifichino delle controversie di lavoro.

Tutto ciò fa si che il lavoratore sarà costretto a scegliere tra il posto di lavoro oppure minori tutele.

Si riconosce un ruolo alla contrattazione collettiva che può provvedere entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge la regolazione dell’arbitrato, ma in mancanza il Governo interviene unilateralmente con proprio provvedimento.

L’invadenza del Governo nell’affrontare i temi del lavoro e la sua volontà di non ascoltare le modifiche richieste da parte del sindacato al disegno di legge, sono la dimostrazione di come venga considerato residuale il confronto con le parti sociali.

Non possiamo permettere che il sistema di tutele costruito con tanti sacrifici dal movimento sindacale possa venire penalizzato da norme che mirano a svuotare il sistema delle tutele e dei diritti.

Ancona, lì 06/03/10 FIM-CISL MARCHE

mercoledì 24 febbraio 2010

Cometa: Rendimento gennaio 2010

Inizio del 2010 difficile per mercati finanziari, dove si confermano le difficoltà riscontrate nel 2009. Come si può notare dal grafico i comparti Monetario Plus e Sicurezza consolidano i risultati ottenuti nel mese di Dicembre, nello stesso tempo i comparti Reddito e Crescita vanno in controtendenza rispetto ai risultati ottenuti nell’ultimo semestre 2009.


Ancona, lì 20/02/2010 Fim Cisl Giampiero Santoni Componente dell'assemblea Nazionale Fondo Cometa





sabato 13 febbraio 2010

Privatizzazioni: a rischio "Difesa" e "Protezione Civile"


Privatizzata la Difesa Italiana (da rivista "Valori", febbraio 2010)

Una serie di iniziative, varate a raffica negli ultimi mesi, allontana definitivamente i cittadini dal controllo di alcuni pilastri come la Difesa e la Protezione Civile e apre la strada ad altre privatizzazioni in settori delicatissimi. Nella Legge Finanziaria 2010, composta da due soli articoli, ma con ben 247 commi, viene varata la privatizzazione della Difesa Italiana.
Ce ne parla Gianni Alioti, coordinatore per il settore internazionale della Fim-Cisl:
"Difesa Servizi SpA gestirà l’acquisizione di beni e servizi per le Forze Armate, secondo regole privatistiche (meno vincolanti sui reati di corruzione/concussione e abuso d’ufficio), con scarsa trasparenza (eliminazione della gara pubblica) e senza dover rispondere alla Corte dei Conti. Se è vero che il controllo societario è nelle mani del Ministero Difesa, sarà il Ministro in carica a scegliere dirigenti e membri del Cda senza controllo parlamentare. E' una forma di "privatizzazione" molto simile alle liberalizzazioni post-sovietiche, dove la nomenclatura al potere si è appropriata di pezzi dello stato. Anche in Italia si sta creando un precedente pericoloso per l'architettura statale e per la pubblica amministrazione, che in futuro potrà applicarsi a sanità, istruzione e giustizia. Com’è già avvenuto con la "Protezione Civile Spa", che gestirà appalti ed emergenze per conto della Presidenza del Consiglio senza obblighi di consultazione e rispetto del diritto pubblico".
Continua Alioti: "Nei compiti di Difesa Servizi c’è, inoltre, la valorizzazione d’immobili e aree del demanio militare con i più svariati usi, esempio lo smaltimento dei rifiuti, con l'aggravante di gestire "affari privati" in siti secretati come militari. Se ci sono esigenze di far cassa è meglio, allora, alienare in modo trasparente e riconvertire a usi civili - a favore di privati e comunità locali - tutte le basi, strutture, caserme e immobili non più necessari ai fini della difesa, riducendo così le “servitù militari”.

giovedì 11 febbraio 2010

Confindustria, Cgil, Cisl, Uil insieme per Haiti


Raccolta fondi in aiuto della popolazione colpita dal sisma

Confindustria e le Segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di assumere un'iniziativa congiunta in aiuto delle popolazioni colpite dal catastrofico sisma che si è abbattuto sui territori della Repubblica di Haiti, in particolare sulla città di Port au Prince. Come già realizzato in occasione di altre calamità naturali, Confindustria e Cgil, Cisl, Uil hanno raggiunto un accordo per favorire la raccolta di contributi volontari pari a 1 ora di lavoro da parte delle lavoratrici e dei lavoratori e un contributo equivalente da parte delle imprese. I contributi, raccolti nell'arco dei prossimi 4 mesi, confluiranno in un Fondo che verrà utilizzato per affrontare i gravi problemi relativi alla ricostruzione. Le precedenti iniziative congiunte hanno consentito di impiegare oltre 2 milioni di euro per interventi volti a favorire la ripresa economica, il lavoro e l'occupazione in alcune zone del Sud-Est asiatico colpite dallo tsunami nel dicembre 2004, mentre a breve sarà definita la destinazione dei 7 milioni e 300mila euro raccolti a favore delle popolazioni della Regione Abruzzo.

I contributi verranno raccolti tramite il c/c n° 8000046 Codice IBAN: IT 11 U 01030 03201 000008000046 attivato presso Monte Paschi Siena intestato a Confindustria, CGIL, CISL, UIL "FONDO PER POPOLAZIONE DELLA REPUBBLICA DI HAITI".
La raccolta dei fondi avrà termine entro il 31 luglio 2010

domenica 7 febbraio 2010

giovedì 4 febbraio 2010

Caterpillar Jesi: Piattaforma rivendicativa rinnovo integrativo



Segreterie provinciali Ancona

Piattaforma per il rinnovo del

contratto integrativo

della

caterpillar Jesi


un accordo per il futuro

Nella presentazione di questa piattaforma riteniamo importante evidenziare i forti cambiamenti strutturali che in questi anni, ed ancora oggi (da ultimo la forte recessione economica e industriale che ha colpito il mercato di riferimento aziendale), hanno e stanno trasformando la nostra azienda preparandola cosi ad assorbire dei volumi produttivi sempre maggiori, ai quali riteniamo debba corrispondere un incremento graduale dell’occupazione fissa (tempo indeterminato).

I temi che proponiamo, compongono la piattaforma rivendicativa e sottoponiamo alla discussione delle Rsu , delle lavoratrici e dei lavoratori della Caterpillar Jesi sono i seguenti:

  1. Relazioni Sindacali

    • Riconfermiamo l’esigenza dei 4 incontri annuali (2 dei quali con le Segreterie territoriali) nei quali confrontarsi su: occupazione, quantità dei contratti atipici, diversificazioni tipologie contrattuali presenti in azienda, programmi formativi, investimenti e varie.

    • Sulla stessa scia riteniamo importante proseguire con gli incontri mensili tra RSU ed Azienda per un migliore e continuo monitoraggio degli indici del Premio di Risultato.

    • Al fine di snellire le forme di comunicazione tra Segreterie ed RSU richiediamo che al computer in dotazione alla RSU venga aperto l’accesso ad internet.

    • Chiediamo inoltre di rivedere la posizione della bacheca per le comunicazioni ai lavoratori.

  1. Mercato del lavoro

    • In materia di contratti a termine, somministrazione, apprendistato e altre forme di lavoro “atipico” sarà fondamentale effettuare verifiche semestrali, sia attraverso la definizione di piani di formazione in modo specifico rivolto a questi lavoratori, sia fissando una percentuale massima di ricorso a tali forme di lavoro, il 15%, sia estendendo anche a loro la completa erogazione delle quote annuali di premio, compreso il premio estivo di Luglio.

    • Vanno previsti diritti di precedenza, all’interno del bacino dei contratti atipici, relativi all’anzianità di presenza nel bacino stesso, per le stabilizzazioni con contratti a tempo indeterminato.

    • Chiediamo inoltre la fissazione di una durata massima complessiva di 24 mesi di utilizzo (anche non continuativi) dei contratti di somministrazione (interinali) e contratti a termine, terminati i quali procedere a stabilizzazione con contratto a tempo indeterminato.

    • Sarà importante inoltre l’informazione continua con la RSU, alla quale dovrà essere consegnata mensilmente una lista di tutti i contratti atipici con le relative scadenze di contratto.

    • Inoltre chiediamo un normale e reale rispetto del Turn-Over con un incremento occupazionale correlato allo sviluppo ed alla crescita dei volumi produttivi legato alla naturale crescita produttiva.

    • Verifiche semestrali con RSU-RLS rispetto al Diritto al lavoro per disabili e relative percentuali obbligatorie, rispetto alla normativa vigente.

  1. Ambiente e sicurezza

RLS ed RSU rivendicano da tempo maggiori opportunità informative e collaborative sul tema ed, al fine di agevolare la comunicazione con i lavoratori, intendono richiedere, in questa piattaforma, 2 ore di assemblea annue da dedicare unicamente all’argomento “sicurezza sul lavoro”.

Sempre con la stessa finalità riteniamo fondamentale lo scambio comunicativo tra Azienda ed RLS ed a tale scopo ne richiediamo incontri trimestrali.

  • Riteniamo inoltre delicata la situazione del microclima, difatti nei periodi più caldi dell’anno l’impianto di condizionamento non sembra più in grado di mantenere le temperature a livelli accettabili e, vista la nuova disposizione dei macchinari in officina (con spazi notevolmente ridotti), le condizioni potrebbero peggiorare, pertanto se ne richiede la revisione dell’impianto stesso.

  • Si richiede inoltre la verifica delle scadenze di manutenzione straordinaria dell’impianto di aspirazione nel nuovo reparto di verniciatura.

  • Visti gli ultimi sviluppi in tema di percorsi obbligati di entrata ed uscita dipendenti si richiede l’apertura di una nuova porta di entrata-uscita da creare al centro degli spogliatoi, questo, oltre a semplificare l’accesso e l’uscita dagli spogliatoi, tornerebbe utile anche in tema sicurezza, consentendo un più facile evacuazione in caso di incidenti.

  • Si richiede inoltre di estendere il piano di evacuazione a tutto il personale.

  • Si richiama l’azienda all’applicazione di nuove politiche ambientali, in particolare: installazione ed utilizzo di pannelli solari per il funzionamento di acqua calda ed energia elettrica (illuminazione); realizzazione di una vasca di recupero e ricircolo dell’acqua al fine di evitare sprechi della stessa ed un corretto quanto illimitato utilizzo dell’impianto di climatizzazione.

  • Riteniamo fondamentale continuare a porre grande attenzione alla prevenzione degli infortuni, in tal senso chiediamo di istituire una serie di accertamenti che guardino anche alla prevenzione delle malattie professionali con accertamenti clinici specifici, monitoraggio continuo di tutto il materiale in entrata e relativa consegna da parte dei fornitori dei risultati di tali monitoraggi firmati dal RSPP.

  • Visto il degrado in cui versano oggi bagni e docce chiediamo la piena ristrutturazione degli stessi.

  1. Formazione Continua

Sarà fondamentale tener presente l’esperienza di questi anni per rendere le singole occasioni formative più vicine alle esigenze reali dei lavoratori ampliando sempre di più la cerchia dei fruitori, lo scopo finale deve essere quello di coinvolgere, nel quadriennio tutti i dipendenti di officina e di ufficio.

Le attività formative, in particolare attraverso Fondimpresa, devono essere rivolte all’insieme dei dipendenti: per aumentare questa opportunità sarà utile valutare le richieste di accesso ai corsi, relativi a materie inerenti l’attività lavorativa, da parte dei dipendenti, al fine di favorire il miglioramento delle conoscenze professionali in azienda. In tal senso sarà utile un confronto preventivo tra RSU ed Azienda entrando nel merito della scelta dei diversi piani formativi.

L’attività formativa svolta in Azienda o all’esterno deve venire costantemente censita e registrata, pertanto, su richiesta dei lavoratori interessati, va rilasciata una dichiarazione comprovante la tipologia di corso seguito al fine di consolidare il credito formativo individuale.

E’ opportuno, a livello aziendale, realizzare piani formativi concordati finalizzati alla crescita professionale e ad un migliore inquadramento delle lavoratrici e dei lavoratori, sul terreno dell’organizzazione del lavoro e di tutti gli aspetti relativi alla prestazione ed alla complessiva condizione di lavoro.

Si richiede inoltre, al fine di garantire la trasparenza necessaria per tutti i livelli occupazionali, di instaurare un “comitato di pilotaggio” paritetico atto a seguire le varie fasi dei percorsi formativi e valutarne l’efficacia all’interno del piano di valorizzazione delle risorse umane.

  1. Inquadramento

Da qualche anno in Caterpillar Jesi esiste già un sistema a fasce (gestito dall’Azienda) ed, anche se questo sistema sembra ancora lontano da quello ricercato a livello nazionale dai diversi organismi sindacali, riteniamo utile aprire una discussione con la Direzione su di esso instaurando una commissione paritetica per riformularne i dettagli e per definire per ogni singolo lavoratore un “mansionario” dettagliato.

Richiediamo inoltre che la verifica annuale venga fatta entro e non oltre il primo trimestre di ogni anno.

  1. Orario e Ferie

I cambiamenti di questi anni relativi alla ridefinizione del lay-out hanno avuto un impatto molto forte anche sull’organizzazione del lavoro, sulle tempistiche di lavorazione e sulla concentrazione di più mansioni verso i singoli lavoratori. Dopo un attenta valutazione della situazione crediamo sia opportuno inserire una doppia pausa nell’arco del turno lavorativo. Alleghiamo tabella con esempio (Tabella B).

    • Alla luce della progressiva convergenza della disciplina di operai, intermedi ed impiegati, proponiamo l’equiparazione della disciplina relativa alla maturazione delle ferie degli operai a quella degli impiegati valorizzando anche l’anzianità pregressa.

    • Sempre in tema di equilibrio tra operai ed impiegati si propone per gli operai ed impiegati di officina con turnazione centrale una flessibilità in entrata ed uscita come quella già in atto per gli impiegati.

    • Fermo restando l’importanza di un piano ferie, riteniamo fondamentale che esso dimostri la propria esigibilità da entrambi le parti.

    • Si richiede la concessione dei PAR individuali per i ritardi nel turno del 1° turno (mattina).

    • Orario: la faticosa gestione di questi anni dimostra che, con ogni probabilità, una diversa distribuzione dell’orario di lavoro avrebbe ammortizzato alcune difficoltà che, soprattutto in momenti di crisi produttive, sono sembrate più evidenti. In tal senso proponiamo la seguente modulazione di orario, come da Tabella B.

    • Si richiede inoltre di rivedere la rotazione dei turni per il personale turnista da quella attuale rotazione a 3 (1 settimana di notte ogni 3 settimane) a quella a 4 (1 settimana di notte ogni 4 settimane di lavoro)

  1. Tempi e metodi

Riteniamo ingrediente fondamentale per una vera crescita la consapevolezza e la condivisione degli obiettivi. In questi anni l’argomento tempi e metodi è stato oggetto di molte discussioni in officina, sino al punto che la Direzione ha ritenuto opportuno chiarire alcuni aspetti sul tema con la Rsu in un apposita riunione. Riteniamo importante ora, al fine di ridare fiducia all’ambiente produttivo, riaprirne una discussione nei meriti coinvolgendo la rsu nella rilevazione stessa dei tempi di lavoro.

Inoltre riteniamo fondamentale che il rilevamento del tempo ciclo non venga effettuato al personale con contratti atipici..

  1. Mensa

Gli ultimi anni hanno visto il costo del blocchetto per la mensa aumentare notevolmente, ne richiediamo un adeguamento sia alleggerendo la percentuale a carico dei dipendenti sia bloccandone il costo per il prossimo quadriennio, questo permetterebbe anche un probabile aumento dei fruitori del servizio.

  1. Salario

In tema di salario proponiamo quanto segue:

  • La rivalutazione del premio variabile nei singoli parametri da € 360 a € 500 come valore singolo.

  • Si propone inoltre di valutare la possibilità di variare il peso degli indicatori e di superare, tra essi, quello relativo all’assiduità.

  • Quantifichiamo la richiesta salariale per il prossimo quadriennio nella Tabella A che alleghiamo.

  • Crediamo inoltre, visti gli andamenti degli ultimi anni e l’instabilità mostrata dal Premio Variabile anno dopo anno, che sia fondamentale fissare una quota minima a copertura di annualità estremamente negative.

  • Inoltre la variazione annuale dei parametri da raggiungere va discussa con la RSU ed approvata solo con il consenso di quest’ultima. I parametri non raggiunti non potranno essere discussi al rialzo, ma rivalutati a secondo dell’andamento dell’annualità precedente. I parametri iniziali del contratto vanno concordati da Azienda, Segreterie ed RSU in questo contratto.

  • Il Premio Variabile deve maturare e consolidare quote mensili, la somma dei dodici mesi darà il risultato finale. Ogni mese vale 1/12° e blocca la sua quota.

  • Si richiede di allargare anche ai contratti atipici il premio estivo erogato in Luglio (con calcolo in dodicesimi per neo-assunti o uscenti per scadenza di contratto), ed aumentare lo stesso, per tutti di € 250 annui, come illustrato nella Tabella A. L'operazione porterà ad un importo consolidato per luglio 2012 di € 2632,90.

  • Si richiede l’incremento della maggiorazione prevista per lo straordinario dei turnisti e turno centrale e per le prime 2 ore turno mattina ed ultime 2 ore turno pomeriggio dal 15% al 25%.

  • Si richiede la maggiorazione dello straordinario del sabato e delle ore di turnazione notturna dall’attuale 50% al 70%.

  1. TFR

Si richiede la riconferma della concessione di anticipi del TFR maturato da ciascun dipendente, ampliando i limiti previsti dall'art. 2120 c.c., come modificato dall'art. 1 della legge n. 297/82, nei termini seguenti:

a) l'anticipazione potrà essere richiesta in costanza di rapporto di lavoro dai lavoratori che abbiano almeno 4 anni di anzianità di servizio effettiva;

b) le richieste potranno essere soddisfatte in ordine cronologico di presentazione, sino ad un massimo annuo del 10% del numero totale dei dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato;

c) le richieste potranno essere giustificate da spese ingenti ed eccezionali anche di carattere medico-sanitario e personali , da valutare di volta in volta.

d) l’eventuale richiesta potrà avvenire fino a tre volte nell’arco del rapporto lavorativo in Caterpillar.

  1. Welfare aziendale

In tema di welfare si richiede:

  • Il diritto alla fruizione di un permesso retribuito annuo di 24 ore (fruibile anche in tranches di 4 ore) per la cura e l’assistenza a conviventi, figli e genitori (anche non conviventi) riconosciuti non autosufficienti dalle competenti strutture sanitarie (anche per infermità temporanee e malattie generiche), tale permesso potrà essere usufruito anche per visite mediche del lavoratore medesimo. La concessione di tale permesso è finalizzata a soddisfare necessità differenti da quelle previste dalle disposizioni di legge in materia di congedi parentali, pertanto non potrà essere in alcun modo cumulato con i permessi retribuiti ex legge 104.

  • La concessione di 2 giorni retribuiti per la nascita di un figlio.

  • Una maggiore sensibilità nella concessione di periodi di aspettativa, superando le rigidità burocratiche del vigente CCNL.

  1. Quota Contratto

Si propone di prevedere, al momento della definizione dell’ipotesi d’accordo una richiesta di quota Contratto con delega in negativo di € 30, rivolta alle lavoratrici e ai lavoratori non iscritti e da destinare all’attività sindacale.


Jesi, 2 febbraio 2010

RSU Caterpillar



La RSU FIM-Caterpillar all'incontro di Bergamo per la ratifica del Contratto Nazionale.