martedì 28 aprile 2009

Cassa integrazione: nuove regole


Circolare INPS n. 58: cosa cambia

Cambia il calcolo per la cassa integrazione ordinaria, difatti il calcolo del limite delle 52 settimane non sarà più settimanale ma basato sulle singole giornate. Questa la principale novità della circolare INPS numero 58 che cerca così di rendere più flessibile il criterio di computo dei limiti temporali della Cig, la modifica dovrebbe avere l'effetto di allungare il periodo di effettivo utilizzo della stessa.
La cassa integrazione può essere concessa per un massimo di 13 settimane, più eventuali proroghe fino a 12 mesi, ma finora veniva conteggiata una settimana anche per un solo giorno di utilizzo. La circolare, invece, stabilisce che si considera una settimana "solo allorché la contrazione del lavoro abbia interessato sei giorni, o cinque in caso di settimana corta". Da oggi le aziende dovranno comunicare all'INPS quanti giorni hanno effettivamente usufruito di Cig (sommando i singoli giorni diviso 5 o 6) per consentire all'Istituto di calcolare il numero reale di settimane.

Le parti sociali richiedono da tempo, per la CIGO, il raddoppio effettivo della durata del periodo di concessione, questo potrebbe consentire a molte aziende di affrontare con maggiore tranquillità questo lungo e profondo periodo di crisi. Mi preme smentire definitivamente la favola per cui l'importo del trattamento ordinario corrisponde circa all'80% della retribuzione , in realtà esistono dei massimali mensili che non possono essere superati, 858 euro (elevato 1.031,93 se la busta paga supera 1.857 euro).
Dagli ultimi dati raccolti da imprese e parti sociali risulta evidente che servono interventi immediati e, senza dubbio, il prolungamento o il raddoppio del periodo di concessione delle CIG, nonché una maggiore facilità di accesso al credito, facilitato da sostanziosi snellimenti burocratici, aiuterebbero notevolmente la causa di molte imprese e di conseguenza dei lavoratori occupati.
In ogni modo, questa circolare, accoglie, anche se in parte una chiara richiesta del sindacato.
Ora il fronte si sposta alla gestione degli accordi Stato-Regione al fine di dare risposte concrete, attraverso gli ammortizzatori in deroga, a chi non può utilizzare gli strumenti ordinari.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e